(gr. Φήμιος) Il mitico cantore dell’Odissea, che nella reggia di Itaca, durante l’assenza di Ulisse, è costretto a rallegrare i banchetti dei Proci. Per intercessione di Telemaco è perdonato da Ulisse.
È l'ispirato cantore (il nome, che vale loquace, è ben adatto per un aedo) che allieta con l'arte sua la mensa nella casa di Ulisse e per forza serve ai Proci. Nel primo libro dell'Odissea egli intona la canzone del tristo ritorno che ai Greci mossi alla conquista d'Ilio diede Pallade Atena: l'ode Penelope ...