FENICE
Estremo Oriente. - Uccello favoloso che appare solo in tempo di pace e di prosperità, chiamato dai Cinesi fenghuang e dai Giapponesi hō-ō. Il suo nome implica l'unione della f. maschio feng con la f. femmina huang, così come la sua rappresentazione è il risultato della combinazione delle peculiarità di varie altre creature. È rappresentata con la testa di fagiano, il becco di rondine, il collo di tartaruga, il corpo simile a quello del pavone, una lunga coda fluente e ramificata che ricorda le code del fagiano e del pavone e lunghi artigli. Il piumaggio è di cinque colori che corrispondono alle cinque virtù cardinali: blu (amicizia), giallo (onestà), rosso (saggezza), bianco (fedeltà), nero (carità). Il suo corpo simboleggia le cinque qualità umane: la testa, la virtù; le ali, il dovere; il dorso, il comportamento corretto; il petto, l'umanità; lo stomaco, l'affidabilità. Il suo canto piacevole è costituito da cinque note. Quando si alza in volo è sempre accompagnata da un seguito di uccelli; quando appare sulla terra, cammina senza sfiorare l'erba e senza calpestare gli insetti e gli altri esseri viventi: per questo è bene accolta dal buddhismo. Si nutre solo di semi di bambù e si abbevera a fonti limpide. Si posa unicamente sull'albero wutong (Dryandra cordifolia) o albero della f., una specie ornamentale dalle foglie molto grandi che cresce in fretta e produce un fiore a forma di campana, bianco all'esterno e marrone all'interno, i cui semi entrano nella composizione dei dolci a forma di luna che i Cinesi mangiano nella festa d'autunno.
In Cina la f. è attributo particolare dell'imperatrice, come il drago lo è dell'imperatore: in Giappone è emblema dell'autorità imperiale, simbolo di saggezza ed energia. La f. incarna il principio yin, femminile e negativo, mentre il drago incarna quello yang, maschile e positivo. È spesso abbinata alla peonia, emblema di amore, bellezza femminile e della primavera.
La f. è uno dei quattro esseri soprannaturali o sishen, tartaruga, drago, f. e tigre - corrispondenti alle quattro classi in cui si dividevano gli animali in epoca Han (206 a.C.-220 d.C.), cioè muniti di guscio, scaglie, piume e pelo. Questi quattro animali sono associati ai quattro elementi: acqua, legno, fuoco e metallo; ai quattro colori: nero, verde, rosso e bianco; alle quattro direzioni e alle quattro stagioni. Pertanto il drago verde è l'emblema dell'Est, della primavera, del legno; la tigre bianca, dell'Ovest, dell'autunno e del metallo; il guerriero nero (cioè la tartaruga e il serpente intrecciati), del Nord, dell'inverno, dell'acqua; l'uccello rosso o f., del Sud, dell'estate, del fuoco. La prima rappresentazione di animali associati con le quattro direzioni proviene da uno specchio del VII sec. a.C., rinvenuto nel cimitero di Shangcunling nella provincia dello Henan, la cui decorazione presenta due tigri, un cervo e un uccello. Ancora più esplicita è una successiva testimonianza su un cofanetto in lacca della seconda metà del V sec. a.C., dipinto con una mappa stellare raffigurante una tigre a O e un drago a E. Animali delle quattro direzioni decorano spesso mattoni e mattonelle provenienti da palazzi e tombe delle dinastie Qin (221-207 a.C.) e Han (i cui esemplari più antichi sono stati ritrovati in tombe del I sec. a.C.).
La leggenda narra che la prima apparizione della f. risale all'epoca del regno di Huangdi, all'incirca verso il 2600 a.C.; successive apparizioni nei regni che seguirono servirono a sancire le virtù del sovrano e la bontà del suo governo. Si dice pure che sia apparsa al tempo in cui nacque Confucio.
La f. orientale ha molte analogie simboliche con quella dei Greci: entrambe sono immortali, dimorano nelle più alte regioni dell'aria e appaiono ai mortali solo come presagio dell'avvento di sovrani virtuosi o come emblema di un regno fausto. Anche l'associazione f.-fuoco è presente in Occidente poiché la f. ogni anno si lascia bruciare per poi risorgere dalle sue ceneri.
Uccelli che potrebbero far pensare alla f. appaiono raffigurati già sui bronzi rituali della dinastia Shang (c.a 1600-1100 a.C.) e di quelle successive, mentre un maggior decorativismo si ha solo molto più tardi, in epoca Tang (618-907 d.C.). La f. è, comunque, uno dei soggetti iconografici di più ampia rappresentazione in Cina, raffigurata sui più diversi tipi di materiali, sia da sola che in combinazione con il drago o con gli altri animali delle quattro direzioni oppure con i fiori delle quattro stagioni (peonia = primavera; loto = estate; crisantemo = autunno; prugno = inverno), in particolare con la peonia.
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