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HODLER, Ferdinand

di Paul Ganz - Enciclopedia Italiana (1933)
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HODLER, Ferdinand

Paul Ganz

Pittore, disegnatore e scultore, nato a Berna il 14 marzo 1853, morto a Ginevra il 20 maggio 1918. Rimase cinque anni nella scuola d'arte di Ginevra sotto la guida di Barthélemy Menn, quindi si recò nel 1878 a Madrid, ove fu vivamente colpito dalle opere del Velásquez. Stabilitosi nel 1879 in Ginevra vi perseguì, nonostante violenti contrasti, i suoi fini artistici, che si staccavano nettamente dalla tradizione. Il dipinto La Notte (1890), esposto a Ginevra e a Parigi, premiato nel 1897 a Monaco con la prima grande medaglia, gli valse il primo riconoscimento ufficiale. Successivi lavori: Anima delusa, Euritmi (Berna), l'Eletto e i quadri riproducenti caratteristici temi svizzeri, Schwingerumzug (Zurigo), Guglielmo Tell (Soletta) e La ritirata di Marignano (Basilea), allargarono la cerchia dei suoi ammiratori. La sua arte raggiunse la massima espressione in una serie di opere di carattere decorativo, quali i 22 guerrieri svizzeri nel palazzo delle esposizioni in Ginevra (1896), le pitture parietali nel Museo nazionale svizzero di Zurigo (1905), la Partenza degli studenti di Jena (1908) nell'università di Jena, Unanimità (1911) nel palazzo comunale di Hannover, Sguardo nell'infinito (1916) nel Kunsthaus di Zurigo (repliche altrove) e Murten (1917) nel Museo nazionale di Zurigo.

H. è divenuto il pittore classico dell'alta montagna svizzera, ch'egli ha riprodotto, rinunciando ai tradizionali valori cromatici con i più semplici mezzi che può fornire la tecnica del segno. Buona fama H. si acquistò anche come ritrattista fedele. Ma è specialmente ammirato il suo stile monumentale in cui la forza espressiva del segno viene vigorosamente accresciuta dal ritmo sapiente dei parallelismi lineari delle simmetrie di composizione. E poi da notare che le sue opere sono caratterizzate da tendenze fortemente simbolistiche.

Il H. ebbe influenza profondissima sull'arte contemporanea. Notevoli i suoi disegni.

Bibl.: F. Burger, Cézanne u. H., Monaco 1913; C. A. Loosli, F. H., Zurigo 1918-21; W. Wartmann, Katalog der H. Ausstellung, Zurigo 1917; id., H. in Zürich, Zurigo 1919; C. v. Mandach, Catalogo dell'esposiz. dell'H. a Berna; Berna 1921; E. Bender, Die Kunst F. H. s, Zurigo 1923; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XVII, Lipsia 1924 (con bibliografia).

Vedi anche
Svizzera Svizzera (ted. Schweiz; fr. Suisse; romancio Svizra) Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria e il Liechtenstein, a S con l’Italia e a O e ... Kolo Moser (propr. Koloman). - Pittore (Vienna 1868 - ivi 1918). Svolse la sua attività soprattutto nel campo delle arti decorative, nell'ambito della "Secessione" viennese, di cui fu uno degli artisti più significativi. Collaboratore di J. M. Olbrich (palazzo della Secessione, 1898), J. Hoffmann (palazzo Stoclet, ... Paul Cézanne Cézanne, Paul. - Pittore (Aix-en-Provence 1839 - ivi 1906). Di famiglia agiata, dovette tuttavia superare dure difficoltà per l'incomprensione del padre che ostacolò la sua vocazione; il carattere diffícile e le continue disillusioni nel rapporto con la cultura e la critica ufficiale lo portarono a una ... simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare fedelmente il mondo esteriore ma a creare piuttosto il mondo della suggestione fantastica dei sogni per mezzo ...
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    Pittore svizzero (Berna 1853 - Ginevra 1918). Dopo un'infanzia difficile e un breve apprendistato come decoratore, frequentò a Ginevra l'Accademia di belle arti. Allievo di B. Menn (1871-76), in quegli stessi anni, produsse ritratti, scene di genere con figure e soprattutto paesaggi alpestri che, ancora ...
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