ARAGONA, Ferdinando d'
Duca di Montalto, figlio naturale di Ferdinando I, re di Napoli, e di Diana Guardato.
Dei numerosi figli naturali di Ferdinando I, ve ne erano due che avevano il nome di Ferdinando: il primo figlio di Giovanna Caracciolo, ebbe il titolo di conte di Arena, ed implicato nella congiura dei baroni trascorse un lungo periodo di prigionia in Castel dell'Ovo ed in Castelnuovo, mentre il secondo fu l'A.; e l'esistenza di questa omonimia rende difficile stabilire se si riferiscano all'uno od all'altro alcune notizie tramandateci, relative al sec. XV. In particolare sembra difficile credere che il Ferdinando d'Aragona, che nel 1481 era luogotenente generale in Calabria, debba essere identificato (come fa il Volpicella, Instructionum Liber, p. 266) con il duca di Montalto, e non piuttosto con il conte di Arena.
Ma a partire dal 1497 non vi possono essere più dubbi. Nel febbraio di quell'anno re Federico, fratello dell'A., ordinò che gli venisse donata una gran quantità di panni per provvedere ai vestiti suoi e del figlio, e nell'agosto del medesimo anno l'A. assisté alla incoronazione del nuovo sovrano, che volle favorirlo vendendogli i feudi già appartenuti al ribelle Giovan Francesco Sanseverino, che però, nel 1501, alla venuta dei Francesi, gli furono confiscati e restituiti al Sanseverino. Scacciati i Francesi, la questione rimase aperta, e fu risolta definitivamente solo nel 1507, quando tali feudi furono assegnati a Roberto Sanseverino, figlio di Giovan Francesco. Malgrado ciò, la fedeltà dell'A. alla nuova dominazione spagnolo-asburgica stabilitasi nel Regno rimase sempre salda, e fu rafforzata anche dal suo matrimonio con Castellana di Cardona, sorella del viceré Rainiondo di Cardona, dalla quale ebbe tre figli, Antonio, Maria e Giovanna. La benevolenza di Carlo V nei suoi riguardi si manifestò concretamente con la concessione, nel 1529, delle case confiscate in Napoli al ribelle Giovanni di Buccino, e soprattutto con la nomina a luogotenente generale del Regno di Napoli.
Morì nel 1542 e fu sepolto in Montalto, nella chiesa di S. Francesco di Paola, da lui fatta costruire nel 1540.
Fonti e Bibl.: Marin Sanuto, Diari, I, a cura di F. Stefani, Venezia 1879, coll. 717, 720; N. Caputo, Discendenza della Real casa d'Aragona nel Regno di Napoli, Napoli s. d. [ma 1667], pp. 74-77; N. Barone, Le cedole di tesoreria dell'Archivio di Stato di Napoli dall'anno 1460 al 1504, in Arch. stor. per le Prov. napol., X (1885), p. 30; G. Ceci-B. Croce, Lodi di dame napoletane del secolo decimosesto dall' "Amor Prigioniero" di Mario di Leo, Napoli 1894, p. 38; Regis Ferdinandi Primi Instructionum Liber, a cura di L. Volpicella, Napoli 1916, pp. 290, 431