Primogenito (Firenze 1663 - ivi 1713) del granduca Cosimo III, fu raffinato mecenate, in rapporto con letterati e artisti e radunò una notevole collezione di strumenti musicali. Non avendo avuto figli dalla moglie Violante Beatrice di Wittelsbach, ed essendo incapace ad averne il fratello Gian Gastone, con la sua morte sorse il problema della successione al trono granducale di Toscana.