Generale e uomo politico spagnolo (Granátula 1793 - Logroño 1879). Combatté contro i Francesi (1808-1814) e poi contro i rivoluzionarî dell'America Meridionale. Fu poi partigiano di Isabella II contro il pretendente don Carlos; difese valorosamente Madrid contro i carlisti (1837) e, nominato luogotenente generale, viceré di Navarra e comandante in capo delle armate del N, proseguì nella lotta piegando i carlisti (1839) alla convenzione di Vergara; fu allora creato duca. Tra i capi dell'ala progressista alle Cortes, capeggiò l'opposizione a Maria Cristina che costrinse all'abdicazione, ottenendo per sé stesso la reggenza (1841). Presto però l'alleanza del partito progressista e di quello moderato a favore di Cristina, come le rivolte di alcune province (Catalogna, Andalusia, Aragona), da lui represse con durezza, determinarono il crollo di F. che fu costretto a riparare in Inghilterra (1843). Tornato in patria nel 1848, riapparve sulla scena politica solo nel 1854, allorché Isabella lo nominò presidente del Consiglio dei ministri e generalissimo perché la difendesse dall'insurrezione. Dimessosi per rivalità con L. O'Donnell, dopo la deposizione di Isabella II (1868) aderì al governo provvisorio di F. Serrano. In seguito diede un'adesione, pur se condizionata, anche ad Amedeo di Savoia.