Uomo politico brasiliano (n. Rio de Janeiro 1931). Prof. di sociologia alla Universidade de São Paulo (1958), dopo l'avvento al potere dei militari (1964) fu costretto all'esilio, insegnando a Santiago del Cile (1964-67) e a Parigi-Nanterre (1967-68).Tornato in Brasile, ottenne la cattedra di scienze politiche a San Paolo (1968-69) e negli anni Settanta insegnò all'estero in numerosi atenei. Senatore federale per lo Stato di San Paolo (1983-94), nel 1988 fu tra i fondatori del Partido da social democracia brasileira. Ministro degli Esteri (1992-93) e delle Finanze (1993-94) durante la presidenza provvisoria di I. Franco, nell'ottobre 1994 fu eletto presidente della Repubblica. In carica dal gennaio 1995, C. ha promosso un programma di riforme volto a ridurre il ruolo dello Stato nell'economia. Ottenuta l'approvazione del Congresso (giugno 1997) per una modifica della Costituzione che rendesse possibile il rinnovo per un secondo termine del mandato presidenziale, C. si presentò alle elezioni dell'ottobre 1998 con un programma politico-economico incentrato sulla riforma fiscale e i tagli alla spesa pubblica. Rieletto con il 53% dei voti, C. annunciò rigorose misure di austerità che non impedirono tuttavia la grave crisi economica del 1999 e che lo costrinsero a fronteggiare negli anni seguenti una crescente protesta sociale. Alle elezioni del 2002 il candidato supportato da C., J. Serra, venne sconfitto da L. I. da Silva, detto Lula, il cui successo è stato ricondotto anche alla progressiva perdita di popolarità di C. nel corso del secondo mandato presidenziale.