FILIPPINE (XV, p. 292)
Popolazione (p. 294). - Dopo il 1918 non è stato fatto nessun altro censimento. La popolazione complessiva era stimata ascendere a 13.264.000 ab. nel gennaio 1936; la densità media passa quindi da 35 ab. a kmq. nel 1918 a 43 nel 1928, e a 44,8 nel 1936. Il movimento della popolazione mantiene indici molto elevati. (Le cifre della seguente tabella si intendono per 1000 abitanti).
Il tasso d'accrescimento naturale è quindi tra i più notevoli pur nell'ambito dei territorî asiatici; si aggiunga la non meno notevole eccedenza degl'immigrati (11,9 mila nel 1928; 10,9 nel 1929) sugli emigrati (1,3 e 1,7 mila rispettivamente). La capitale, Manila, contava nel 1932 oltre 341 mila ab.; seguivano, per importanza numerica, Cebu (85 mila), Iloilo (67 mila), Zamboanga, Legazpi, Laoas e Batangas (con oltre 40 mila ab. ognuna).
Secondo una valutazione del 1932 (Statistical Handbook, ecc.) le provincie avevano la popolazione riportata nella tabella della pagina seguente.
Condizioni economiche. - Fra le colture (p. 296) destinate alla esportazione, il maggiore sviluppo l'hanno avuto, negli ultimi anni quelle della copra e delle banane. Per la prima le Filippine forniscono ora oltre il 30% della produzione mondiale, gareggiando per il primato con le Indie Orientali (213 mila tonn. nel 1931 e 409 mila nel 1932 esportate; principali porti di sbocco: Londra, Amburgo, Marsiglia e San Francisco). Le banane, che coprivano 83 mila ha. nel 1921, si erano estese su 108 mila nel 1929. La canna da zucchero ha dato 14,3 milioni di q. nel 1932, ma appena 7,6 l'anno successivo: la produzione è regolata dal mercato degli Stati Uniti, che ha interesse a contenerla. Sempre crescente l'importanza dell'abaca (da 3,2 a 5,6 milioni di q. fra il 1932 e il 1933); pressoché stazionarie le altre colture.
La consistenza del patrimonio zootecnico (p. 297) era nel 1933 la seguente (migliaia di capi): suini 2702,3; bufali 2237,0; bovini 1360,7; ovini 454,2; caprini 130,0; cavalli, asini e muli 357,0.
Tra i prodotti minerarî (p. 297) meritano cenno l'oro (18.600 chilogrammi nel 1936), l'argento (14.700 kg.) e il platino. Ridotta quasi a nulla l'estrazione del carbon fossile.
La bilancia commerciale (p. 298) è sempre nettamente attiva (167,2 milioni di pesos alle importazioni, contro 220,8 alle esportazioni nel 1934). Tra i fornitori guadagna terreno il Giappone, che è passato al secondo posto, subito dopo gli Stati Uniti, i quali segnano invece sensibili perdite.
Geografia politica (pp. 292 e 300). - Le Filippine furono dichiarate Dominio con legge 20 marzo 1934, cui tenne dietro l'8 febbraio 1935 la nuova Costituzione. Questa ha creato una Assemblea nazionale di 98 membri eletti per 3 anni con suffragio universale segreto tra i maggiori di 30 anni che siano da almeno 5 anni cittadini delle Filippine. Il presidente, scelto dal voto popolare tra i maggiori di 40 anni che siano da almeno 10 anni cittadini delle Filippine, dura in carica un sessennio ed esercita il potere esecutivo. Questa costituzione è destinata a disciplinare un regime di transizione (completa autonomia negli affari interni, mentre gli Stati Uniti si riservano le questioni relative ai rapporti con l'estero e alla difesa) che non dovrebbe protrarsi oltre il 1944; a quella data le Filippine verrebbero a godere di una piena indipendenza. Molte voci si sono tuttavia elevate contro tale programma. La posizione delle Filippine ha enorme importanza per gli Stati Uniti, dal punto di vista militare non meno che da quello commerciale. La popolazione dell'arcipelago difetta di unità etnica, linguistica e nazionale, non è preparata all'autonomia, né sarebbe certo capace di difenderla contro le mal celate ambizioni di potenti vicini.
Culti (p. 298). - La diocesi di Manila è stata creata il 6 febbraio 1579 (non: 1578). Sono state create le diocesi di Bacikid (1932), Cagayan (1933), Palo (1937), le quali, con quelle di Calbayog, Jaro, Zamboanga, costituiscono la provincia ecclesiastica di Cebu (Nome di Gesù; metropolitana dal 1934). Anche di nuova creazione sono le prefetture apostoliche di Montagnosa (1932) e Mindoro (1936).
Bibl.: S. Lenk, Die Bevölkerung der Philippinen, Lipsia 1932; R. Jouglet, Au cour sauvage des Philippines, Parigi 1934; K. Grayson, Philippine indipendence, New York 1936; A. G. Malcom, The Commonwealth of the Philippines, ivi 1936; A. Labrouquère, L'indépendence des Philippines, Parigi 1936.