Giurista (Milano 1454 - Siena 1536). Addottoratosi a Pisa (1476), vi insegnò il diritto civile. Lesse successivamente a Siena, Pisa, Padova, Pavia. Polemista vivace, ebbe vita avventurosa e agitata. Nel 1512, scomunicato per l'appoggio e i consigli dati a Luigi XII in occasione del conciliabolo di Pisa, si rifugiò in Francia, dove ottenne la cattedra a Valenza e fu fatto consigliere al parlamento di Grenoble; nel 1515, assolto dalla scomunica, tornò a Pavia, poi a Pisa e da ultimo a Siena. Scrisse commentarî al Digesto, al Codice, agli Usus feudorum, alle Decretali, monografie sulle azioni, sull'enfiteusi, ecc., e consilia. Furono suoi scolari Leone X e il Guicciardini.