Figlio (Chambéry 1443 - Torino 1497) quintogenito di Ludovico I e di Anna di Lusignano fu detto il Senzaterra perché privo di appannaggio. Cresciuto alla corte di Luigi XI re di Francia, fu da questo mandato in Italia per compiere un colpo di mano su Genova. Ma F., postosi invece a capo di una parte della nobiltà savoiarda, arrestò, processò e fece gettare nel lago di Ginevra il cancelliere di Savoia, Giacomo Valperga, accusato di preparare l'asservimento della Savoia alla Francia. Luigi XI intervenne e imprigionò F. nel castello di Loches (1464). Uscito da Loches passò al servizio di Carlo il Temerario, ritornando poi a quello di Luigi XI, che pur di allontanarlo dal Borgognone lo colmò d'onori e di favori. Prese parte alle vicende del ducato di Savoia nella seconda metà del sec. 15º divenendo duca alla morte di Carlo Giovanni Amedeo (1496). Favorevole in un primo momento ai Francesi (aveva anche seguito Carlo VIII in Italia), si orientò poi verso la Lega italica.