Giurista (Preore, Trento, 1831 - Pisa 1897), prof. di diritto romano nelle univ. di Pavia (1857), Bologna (1868), Roma (1871), Pisa (1873); socio nazionale dei Lincei (1880); senatore del regno (dal 1892). Il suo nome è legato al rifiorire degli studî sul diritto romano in Italia nella seconda metà del sec. 19º attraverso la divulgazione delle dottrine della pandettistica tedesca. Fece parte (1881) della commissione incaricata di compilare il codice federale svizzero delle obbligazioni; poi (1889) di quella che preparò la legge federale svizzera sull'esecuzione e sul fallimento. Tra le sue opere: Istituzioni di diritto romano (2 voll., 1858); traduzione e annotazione del Lehrbuch der Pandekten di K. L. Arndts (1879-82). Con P. Cogliolo diresse la traduzione, con note e ricche appendici, della Ausfürliche Erläuterung der Pandekten di Ch. F. Glück. Le Opere minori furono raccolte a cura del figlio Enrico. Fondò la rivista Archivio giuridico (1869), che si pubblica tuttora col titolo Archivio giuridico Serafini.