Storico ecclesiastico (n. Berisso, Cappadocia, 368 circa - m. dopo il 433). A Costantinopoli, dove si recò giovanissimo, visse la maggior parte della sua vita. Amico di Eunomio, appartenne perciò all'ala estrema del partito ariano; scrisse una Historia ecclesiastica (in 12 libri), che giungeva, in continuazione di quella di Eusebio, fino al 425: opera ispirata da passione di parte, essa costituisce però - per i frammenti che ne restano, soprattutto nell'epitome di Fozio - un documento di prim'ordine per la ricostruzione della storia ariana (particolare risalto vi hanno le grandi personalità dell'anomeismo: Eunomio, Aezio, ecc.). Ma, oltre che apologista della sua setta, F. è difensore del cristianesimo contro i pagani che alla nuova religione attribuiscono le disgrazie dell'Impero: in esse egli vede piuttosto il verificarsi di profezie apocalittiche. La Storia dovette essere terminata prima del 433.