FINISTÈRE (A. T., 32-33-34)
Dipartimento francese della Bretagna (superficie 6727 kmq.), all'estremità occidentale del Massiccio Armoricano. Comprende alcune piccole regioni quali la Montagne: Monti d'Arrée e Montagne Noire, culminanti con il Mont de Saint-Michel (391 m.) e il Ménez Hom (300 m.); il bacino di Châteaulin; il penepiano, alto circa 100 m., che si prolunga nelle isole di Batz, Ouessant, Sein e di Glénans e che termina con ripe, alte da 15 a 50 m. nel Trégorrois e nel Pays de Léon, e declina poi dolcemente al mare sulla costa sud. La costa nord è profondamente intagliata da rías (rivières di Morlaix e di St. Pol, Aber Vrach, Aber Benoît). La costa occidentale forma tre penisole (Pays de Léon, Crozon e Cornuaille), separate dalla rada di Brest, alla quale convergono le valli, in parti sommerse, di Peufeld, dell'Aulne e dell'Elorn, e dalla baia di Douarnenez. Le costa meridionale presenta anche delle rías, come quelle di Quimper, di Pont Aven, di Quimperlé, ma è soprattutto notevole per le sue larghe insenature (baie d'Audierne, di Bénodet, della Forêt, ecc.).
La popolazione (762.514 ab. nel 1926, cioè 113 per kmq.) è molto più numerosa sulle coste, dove arriva fino ai 200 ab. per kmq., che nell'interno, dove vive sparsa in case coloniche costruite con il granito, coperte spesso con tetti di stoppie. Questo dipartimento, che fornisce quasi un quarto degli inscritti alla leva di mare francese, è tuttavia essenzialmente rurale. La vita agricola è attiva soprattutto nell'Armor, grazie alla penetrazione del mare che consente la raccolta di prodotti marini atti alla concimazione (alghe, sabbie calcaree). La coltivazione del frumento è molto diffusa sulla zona litoranea, e così anche quella dell'avena, la quale nell'interno va gradualmente sostituendosi alla coltura del granturco. Notevoli pure la coltivazione delle patate, che vengono esportate in Inghilterra, dei cavoli, dei carciofi di Roscoff, delle fragole e dei piselli di Plougastel. Nel bacino di Châteaulin e sulla costa meridionale si coltiva il melo da sidro. L'abbondanza dei foraggi favorisce l'allevamento dei bovini da macello e da latte (razze bretoni incrociate con quelle di Durham); nel centro e nella parte settentrionale del dipartimento si allenano i cavalli detti Norfolk bretoni. Ma la maggiore sorgente di ricchezza del Finistère è data dal mare. La pesca costiera è la sola usata a Audierne e a Concarneau, dove si pratica da poco tempo anche quella d'alto mare (tonno). Sulle coste nord e ovest i contadini stessi attendono alla pesca dei crostacei. Sulla costa sud numerosissimi sono i pescatori di sardine, e la preparazione di questo pesce ha dato origine a un'industria molto attiva. Ma, a parte le industrie marittime (pesce conservato, estrazione dello iodio e della soda dalle alghe, costruzioni navali), le lavorazioni industriali sono poco attive (ceramiche di Quimper, mobili bretoni); all'infuori di Brest (v.), le città o sono mercati agricoli, come il capoluogo Quimper (19.367 ab.), Landerneau, Châteaulin (4000 ab.), Morlaix (14.000 ab.), Saint-Pol de Léon, celebre per il campanile traforato di Kreizker, Quimperlé (9000 ab.), con le sue vecchie strade pittoresche; oppure porti pescherecci, come Douarnenez, Audierne, Concarneau. Le coste, dall'aspetto in alcuni tratti veramente grandioso, come le punte del Raz e di Penmarch o le rocce di Crozon (Morgat), attirano numerosi visitatori e l'industria turistica si sviluppa sempre più.