FISIOLOGIA (XV, p. 482)
Lo studio delle funzioni vitali ha avuto un grande impulso in questi ultimi tempi, parallelamente agli sviluppi della chimica e della fisica e dei metodi che queste discipline hanno offerto. Uno sviluppo particolare ha assunto la fisiopatologia; cioè l'estensione delle leggi, delle conoscenze e dei metodi della fisiologia alla funzione alterata.
Nel campo della circolazione l'introduzione nella tecnica sperimentale del termoflussimetro di Rein, che misura la portata circolatoria nei vasi senza lederli, ha migliorato molto le nostre conoscenze sulla distribuzione del sangue e sulle possibilità di apporto nutritizio nelle diverse regioni del corpo in varie condizioni. Il principio di funzionamento del termoflussimetro è quello di riscaldare il sangue che scorre in una porzione di vaso con una corrente diatermica, e cioè non stimolante i tessuti, e nel misurare la differenza di temperatura causata dal riscaldamento con una pila termoelettrica, una delle cui saldature è applicata sul vaso a monte, e l'altra a valle del punto riscaldato. Il riscaldamento del sangue sarà in proporzione inversa alla portata.
Molto studiata è stata l'ipertensione patologica; si è fatta l'importante scoperta che il rene, in condizioni di anossia, libera un enzima proteolitico, la renina, che, agendo su una globulina plasmatica, l'ipertensinogeno, la trasforma in una sostanza attivamente vasocostrittrice, l'angiotonina o ipertensina. È stata così delucidata la causa della ipertensione arteriosa che si osserva in molte malattie renali, e probabilmente anche l'eziologia di alcune forme di ipertensione essenziale (v. anche ipertensione, in questa App.). L'angiotonina viene inattivata dalla angiotonasi, un enzima che si trova nella frazione albuminica delle proteine plasmatiche. Questo riscontro dà la possibilità in un prossimo futuro, quando sarà possibile raccogliere angiotonasi in quantità sufficiente e a stato di purezza soddisfacente, di rendere l'ipertensione suscettibile di trattamento terapeutico razionale.
Sono state molto studiate, particolarmente durante la recente guerra, le condizioni circolatorie nello shock traumatico, che pare dovuto ad un fattore chimico, che ha particolarmente azione sulla permeabilità dei capillari, e ad un fattore nervoso. Un trattamento razionale dello shock è reso oggi possibile dall'introduzione in terapia del plasma sanguigno isotonico (v. anche shock e sangue in questa App.).
Lo studio elettrocardiografico della funzionalità cardiaca si è arricchito di una nuova derivazione, oltre alle tre classiche di Einthoven (v. eietrocardiografia, in questa App.).
Per ciò che riguarda i gruppi sanguigni, oltre ai quattro classici gruppi, sono stati messi in evidenza varî sottogruppi (v. sangue in questa App.).
Nell'apparato digerente nuovi enzimi sono stati scoperti, che regolano la produzione dei succhi digestivi; così i grassi e gli zuccheri inibiscono la secrezione e la motilità gastrica per il tramite della produzione di enterogastrone da parte dell'intestino. L'acido cloridrico dello stomaco, agendo sulla mucosa duodenale, causa la produzione e l'assorbimento di secretina, che può essere eventualmente inattivata dall'enzima secretinasi, che si trova nel sangue: la secretina stimola la secrezione di bile e di succo pancreatico. I grassi e le proteine sono causa della produzione di colecistochinina che, assorbita dal sangue, è causa di una forte contrazione della vescichetta biliare. La mucosa del piccolo intestino secerne l'enterocrinina che stimola la produzione del succo intestinale.
Un forte progresso si è avuto nella fisiologia del sistema nervoso e particolarmente di quello centrale. L'elettroencefalogramma (v. in questa App.), e cioè le variazioni di potenziale che si osservano derivando le correnti amplificate da due elettrodi applicati sulla cute del capo, permette di mettere in evidenza, ed anche di stabilire l'esatta sede topografica, di focolai irritativi (foci epilettici) o tumori; questo metodo è uno dei mezzi diagnostici più importanti di cui dispone oggi il neurologo e ad esso si deve sicuramente una parte notevole del progresso che la neurochirurgia ha compiuto negli ultimi anni. Anche sperimentalmente l'elettroencefalogramma, in quanto indice dell'attività delle cellule della corteccia, ha contribuito molto a far conoscere la funzione delle singolc parti di questa.
Così la localizzazione corticale delle varie funzioni, sia motorie sia sensitive, ha acquistato molto in estensione ed accuratezza, e ciò grazie anche alle osservazioni che sono state compiute in individui che sono stati sottoposti ad interventi chirurgici.
Si sta aprendo un vasto campo di conoscenze sulla sede topografica e sulla natura delle lesioni nelle malattie psichiatriche: i lobi frontali di cui non si conosceva fino a poco tempo addietro la funzione, sono strettamente connessi con l'immaginazione, il senso sociale, il controllo emozionale, la coscienza di sé, il ragionamento logico, ecc.
Particolare attenzione è stata data all'ipotolamo, nel quale è stata individuata la sede di varî centri integratori delle funzioni vegetative. Vi si distingue infatti un centro simpatico ed un centro parasimpatico, ognuno composto di varî centri, tra i quali i meglio individuati sono stati il centro ipoglicemico, il cardioinibitore, il centro della fame, il centro regolatore della pressione osmotica dei liquidi organici, il centro dissipatore del calore, il centro iperglicemico, i centri cardio-acceleratore e vasocostrittore, un altro centro termico che stimolato conduce a iperpiressia, un centro regolatore del metabolismo dei grassi, ecc.
Dall'ipotalamo parte poi un centro che si estende, attraverso il mesencefalo, fino al ponte, e che regola in via riflessa l'attività elettrica di tutte le altre parti del sistema nervoso centrale, dal midollo alla corteccia, e che, quando sia stimolato, produce inibizione della zona corrispondente del sistema nervoso centrale; sono probabilmente individuabili con questo centro i postulati centri del sonno o della veglia. La stimolazione di questo centro con corrente elettrica, sia nell'animale per mezzo di due elettrodi affondati nel mesencefalo, sia nell'uomo per mezzo di due elettrodi applicati alle zone temporali del capo, conduce ad uno stato di narcosi (narcosi elettrica).
È stato, si può dire, definitivamente chiarito il meccanismo della trasmissione dell'eccitamento nervoso da una cellula all'altra, e dalla fibra nervosa all'organo esecutore. Essa avviene non per un processo fisico, ma per la liberazione alla terminazione della fibra nervosa (sinapsi, placca motrice, ecc.) di acetilcolina, la quale mette in eccitamento la cellula nervosa o muscolare o secretrice. Si tratta di un eccitamento nuovo, che nulla ha a che fare con l'eccitamento della cellula nervosa a monte, e quindi non si tratta di un "passaggio" dell'eccitamento da una cellula all'altra. La sostanza che si forma alle terminazioni nervose è sempre acetilcolina, fuorché alle ultime terminazioni nervose della maggior parte del sistema nervoso simpatico, ove, anziché acetilcolina, si forma adrenalina. Appena formatesi, queste sostanze vengono immediatamente distrutte, l'acetilcolina dalla colinesterasi, l'adrenalina dalla aminossidasi, e ciò spiega íl rapido dileguarsi dell'effetto della stimolazione nervosa.
Molto progredite sono le conoscenze di endocrinologia, particolarmente per l'applicazione e lo sviluppo dei metodi chimici che permettono di isolare e ottenere in concentrazione elevata un grande numero di ormoni. Una gran parte di questi è già entrata nell'uso terapeutico (v. anche endocrinologia e ormoni in questa App.).
Particolare sviluppo ha avuto, prima e durante la seconda Guerra mondiale, lo sviluppo della fisiologia dell'aviatore, i cui disturbi in volo sono stati riscontrati come essenzialmeme dovuti a due cause fondamentali: a) l'anossia, cioè la mancanza di ossigeno, che si osserva a grande altezza e b) l'accelerazione centrifuga alla quale è sottoposto nelle virate e nelle picchiate, forza che può raggiungere valori 10 e più volte superiori alla forza di gravità (v. anche aviatore: Malattie professionali, in questa App.).
Bibl.: Le principali riviste italiane di fisiologia sono: Bollettino della Società italiana di biologia sperimentale, Napoli; Archivio di fisiologia, Firenze; Archivio di scienze biologiche, Napoli. Le straniere sono: inglesi: Journal of Physiology, Cambridge, Biochemical Journal, Cambridge; americane: American Journal of Physiology, Baltimora; Journal of Biological Chemistry, Baltimora; tedesche: Pflugers Arch. fur die Gesamte Physiologie, Berlino; Biochemische Zeitschrift, Berlino; la svizzera Physiologica und Pharmacologica Acta, e l'olandese Archives Neerl. de Physiologie de l'homme et des animaux, Amsterdam.
I più moderni trattati italiani sono: R. Margaria-O. De Caro, Principi di fisiologia umana, Milano 1948; I. Spadolini, Fisiologia umana, 2ª ed., Torino 1943; G. Martino, Elementi di Fisiologia umana, Milano-Messina 1940; R. Margaria, Fisiologia, Milano 1948; id., Principi di chimica e fisico-chimica fisiologica, 6ª ed., Milano 1947; P. Rondoni, Biochimica, 5ª ed., voll. 2, Torino 1945.