Ministro (Elusa, Aquitania, 335 circa - Bisanzio 395) degli imperatori romani Teodosio I e Arcadio. A Costantinopoli fu nominato magister officiorum, poi console (392), e nello stesso anno prefetto del pretorio per l'Oriente. Alla morte di Teodosio fu guida di Arcadio in Oriente e si trovò in aspro contrasto con Stilicone, ministro di Onorio. Tentò di imparentarsi con la famiglia imperiale facendo sposare la propria figlia ad Arcadio, ma il disegno fallì per gli intrighi del maggiordomo di palazzo Eutropio. Quando i Goti di Alarico invasero la Mesia e la Tracia, Stilicone, avanzando pretese sulla Mesia, penetrò con l'esercito nell'Illirico; R., respinto Alarico, ottenne che Arcadio imponesse a Stilicone di sgomberare la Mesia ma fu ucciso da un soldato per ordine di Gaina. n Dopo la sua morte (396-7) Claudiano scrisse contro di lui un'invettiva in due libri (In Rufinum).