• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Flegetonte

di Pietro Mazzamuto - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Flegetonte (Flegetonta)

Pietro Mazzamuto

È il terzo dei fiumi dell'Inferno. D. immagina che esso nasca dal riaffiorare, nel cerchio dei violenti, della corrente fluviale prodotta dalle lacrime del Veglio di Creta (If XIV 103-142). Si presenta come la riviera del sangue in la qual bolle / qual che per vïolenza in altrui noccia (If XII 46-48); attraversa il girone dei violenti contro il prossimo, che vi stanno immersi (vv. 124-132); gira attorno alla selva dei suicidi (XIV 11); riemerge nel girone dei violenti contro Dio (XIV 76-84, XV 1-3), dove esala un vapore che spegne la pioggia di fuoco che cade su quei dannati; alla fine precipita con fragore nel cerchio sottostante (XVI 91-105). Per la forma di accusativo greco Flegetonta (come Calcanta, Aronta, ecc.), v. Parodi, Lingua 247-248.

Il F., prima che in D., si trova nell'idrografia classica, sin da Omero (Odissea X 513: sbocca nell'Averno insieme con Cocito) e da Platone (cfr. Fedone: dal suo fuoco si fanno nascere i torrenti di lava dei vulcani). Dovunque è immaginato come fiume di fuoco: nella Tebaide di Stazio, " atra vadis Phlegethon incendia volvit " (IV 523); nel De Raptu Proserpinae di Claudiano, " fumantia torquens / aequora vorticibus Phlegethon perlustrat anhelis " (I 23), e poi ancora, " Dominis intrantibus ingens / assurgit Phlegethon; flagrantibus hispida rivis / barba madet, totoque fluunt incendia vultu " (II 314-316); nel poema In Rufinum, " igne redundat " (II 468); nelle Puniche di Silio Italico, " late exundantibus urit / ripas saevus aquis Phlegethon, et, turbine anhelo / flammarum resonans, saxosa incendia torquet " (XIII 563-565) e per di più qualcuno vi sta immerso (" ardenti Phlegethonte natat "); e, infine, nell'Eneide, " ...rapidus flammis ambit torrentibus omnes / Tartareus Phlegethon " (VI 550-551). Tale è del resto l'etimo del vocabolo illustrato sin da Servio (ad Aen. VI 265 " Per Phlegethonta... ignem significat, nam φλόξ graece, latine ignis est ") e sin da Uguccione da Pisa: " Flegeto-ontis, quidam fluvius infernalis totus ardens, a fos quod est ignis, vel flegi quod est inflammans, et totus " (Magne derivationes). Interpretazione ripresa dai primi commentatori: da Pietro che, oltre a Virgilio, cita Macrobio e gli attribuisce l'etimo di " ardor irarum et cupiditatum ", a Graziolo, secondo il quale F. " interpretatur incendium " (cosa anche l'Ottimo); dall'Anonimo che lo intende come " ardore " al Vellutello che lo definisce " ardente desiderio ". A ragion veduta, quindi, D. ne fa il fiume dei violenti, specialmente di coloro che hanno sparso il sangue degli altri, e immagina che le sue acque siano fatte proprio di sangue bollente (If XII 100-102; e qui il Lombardi sostiene che il poeta abbia tenuto presente la storia della regina Tamiri " che in vendetta del tanto sangue da Ciro sparso, volle attuffata la recisa di lui testa in un vaso pieno di sangue "; e il Pascoli, sulla scorta di Seneca - Ira II 5 - ricorda una fossa piena di sangue di cui diede spettacolo Annibale).

Quanto alle significazioni allegoriche o simboliche attribuite al fiume, ve ne sono di due nature. La prima è specifica, relativa cioè al cerchio che il F. bagna e ai dannati che vivono nelle sue acque o giacciono sulle sue rive. Al riguardo, per il Pascoli, F. è " il fiume che corrisponde alla rovina guardata dall'ira bestiale ", cioè simbolo della bestialità come " prima specie d'ingiustizia ", in corrispondenza della terza delle ferite di Beda; per il Flamini esso rappresenta " la passione dell'appetito sensitivo snaturato fino a punto di diventar simile a quello di bruto ". La seconda è generica, perché vede il F., nel più ampio ordinamento dell'Inferno, come elemento emblematico di uno dei momenti caratterizzanti della vita del dannato: così il Boccaccio crede scoprire nel fiume il simbolo del peccatore che " divenuto nella tristizia della sua perdizione, incontanente diviene nell'ardore della gravità de' supplicii i quali con tanta angoscia il cuocono e cruciano e faticano ". A sua volta il Pietrobono estende il dominio simbolico del fiume dai " vinti d'ira folle " ai " vinti d'amore ", a lussuriosi, golosi e avari.

Bibl. - Toynbee, Dictionary 283-284; G. Pascoli, Sotto il velame, Messina 1900, 217 ss., 369 ss.; F. Flamini, Il significato e il fine della D.C., Livorno 1916, 181-197; E. Ciafardini, L'idrografia dell'Inferno e del Purgatorio, in Studi in onore di F. Torraca, Napoli 1922, 260-306; L. Pietrobono, Dal centro al cerchio, Torino 1923, 71 ss.; U. Bosco, Il c. XII dell'Inf., in Lett. dant. 211 ss. (poi in D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 237 ss.); A. Sacchetto, Il c. XII dell'Inf., Torino 1959; F. Figurelli, Il c. XII dell'Inf., in Lect. Scaligera i 393 ss.

Vedi anche
Acheronte (gr. ̕Αχέρων) Nome antico di molti fiumi del mondo greco, in Trifilia, nel Bruzio e presso Cuma. Il più noto era però quello della Tesprotide in Epiro (detto ora Makropòtamos), che ha corso in parte sotterraneo e forma la palude Acherusia; ricordato per la prima volta nell’Odissea (X, 513), era considerato ... Cocito (gr. Κώκυτος) Uno dei fiumi infernali, secondo gli antichi, menzionato già da Omero; in esso sono immersi, secondo la descrizione del Fedone di Platone, i peccatori comuni. Il suo rapporto con l’Acheronte e il Piriflegetonte è variamente accennato in Omero e in Virgilio. Flegias (gr. Φλεγύας) Mitico figlio di Ares e di Dotide (o Crise), eponimo dei Tessali Flegici o della città di Flegia, presso Orcomeno di Beozia. È il padre di Issione e di Coronide, madre di Asclepio. Per vendicarsi di Apoloo che aveva sedotto e ucciso Coronide, tentò di incendiare Delfi, ma Apollo lo colpì ... Dante Alighièri Dante Alighièri. - Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà ...
Tag
  • UGUCCIONE DA PISA
  • VEGLIO DI CRETA
  • SILIO ITALICO
  • ACCUSATIVO
  • PURGATORIO
Altri risultati per Flegetonte
  • Flegetonte
    Enciclopedia on line
    (gr. Φλεγέϑων) Nella mitologia greco-romana, fiume del mondo infero; col Cocito si unisce a formare l’Acheronte. Dal suo fuoco deriverebbero le lave vulcaniche; i poeti e i mitografi immaginarono che vi si punissero parricidi, briganti e tiranni. Anche Dante (Inf. XIV, 73 ss.) ne fa uno dei suoi fiumi ...
  • FLEGETONTE
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (Φλεγέϑων "ardente", talora sotto la forma Piriflegetonte, Πυριϕλεγέϑων) Fiume del mondo infero, secondo le mitiche concezioni greche: secondo l'Odissea (X, 513) esso, unitosi al Cocito, sbocca nell'Acheronte. Dal suo fuoco, secondo la cosmologia del Fedone platonico, si sarebbero originati i torrenti ...
Vocabolario
pendice
pendice s. f. [lat. *pendix -īcis, der. di pendēre «pendere»]. – Luogo in pendio, costa o fianco di monte o di colle: Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d’un fabbro nazaren la sposa (Manzoni); il podere era di qualche ettaro ...:...
sàngue
sangue sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali