Generale (Squillace 1778 - Napoli 1851). Servì la Repubblica napoletana; emigrato, passò al servizio della Francia, e per Giuseppe Bonaparte e Murat combatté in Spagna (1808-11); ritornato a Napoli, ebbe l'incarico di reprimere il moto insurrezionale degli Abruzzi. Nel 1815 partecipò al conflitto contro gli Austriaci che si concluse con la disfatta di Tolentino. Nel 1820, incaricato della repressione della rivoluzione di Sicilia, P. si accordò con la giunta di governo siciliana su una convenzione, per la quale era concessa a tutti l'amnistia, mentre un'assemblea di rappresentanti, eletti dagli isolani, avrebbe deciso dell'unione o della separazione da Napoli. Ma il parlamento napoletano, dichiarata nulla la convenzione, richiamò P., sostituendolo con il generale P. Colletta. Dopo i moti del 1820 fu nominato capo di S. M. nella guerra contro gli Austriaci; in seguito al disastro di Rieti, si ritirò a vita privata.