Quilici, Folco
Documentarista, scrittore, saggista e autore televisivo, nato a Ferrara il 9 aprile 1930. Nel porre al centro del suo lavoro il rapporto tra l'uomo e il mare e, più in generale, tra storia e ambiente, ha saputo attingere con la sua freschezza descrittiva a un genuino spirito d'avventura e a un gusto favolistico. Il pionierismo di Q., specie in campo subacqueo, e la sua intensissima produzione, svolta in quasi tutto il mondo e riguardante principalmente la vita negli atolli polinesiani, le culture africane e le regioni italiane, gli hanno permesso di conquistare una posizione di primo piano nel panorama documentaristico italiano. La sua grande notorietà è dovuta anche al ruolo svolto presso la televisione, italiana ed estera, alla quale è stata destinata gran parte della sua produzione. Oltre ai numerosi riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera, nel 1957 è stato premiato con l'Orso d'argento al Festival di Berlino per L'ultimo paradiso (1957).
Esordì con Attorno a una scogliera (1952), ampliando Pinne e arpioni, titolo del suo saggio di ammissione al Centro sperimentale di cinematografia, girato in Sardegna nel 1949. Nel suo primo lungometraggio, Sesto continente (1954), filmato sulle coste africane del Mar Rosso, vengono alternate le descrizioni delle singolari abitudini dei pesci con episodi di vita a bordo e scene di caccia sottomarina ‒ tema in seguito rifiutato dal regista ‒ omaggio alla 'struggle for life' di Robert J. Flaherty. Con L'ultimo paradiso, Q. aprì un 'ciclo polinesiano' che comprende i lungometraggi Ti-Koyo e il suo pescecane (1962), liberamente tratto da un romanzo di C. Richer, rimaneggiato da I. Calvino nel racconto Fratello pescecane, Oceano (1971) e Fratello mare (1975). In questa serie Q. fonde le suggestive immagini in Technicolor con il gusto del reportage e un apporto di finzione che gli permette di riflettere sul tema della morale ecologica.
Per la televisione, oltre ai numerosi documentari, ha realizzato alcuni importanti cicli a puntate: L'alba dell'uomo (1970-1974); Civiltà del Mediterraneo (1972-1976), sotto la direzione storica di Fernand Braudel; L'uomo europeo (1976-1979), che vede la partecipazione di J.L. Borges e C. Lévi-Strauss; L'Italia dal cielo (1964-1978), con contributi di alcuni dei maggiori scrittori italiani, e la Storia d'Italia del XX secolo (1992-2000).
B. Ballardini, Folco Quilici: un mestiere come avventura, Bari 1985; Folco Quilici, Roma 1992; I. Caputi, Il cinema di Folco Quilici, Roma 2000.