Medico e astrologo (Cremona 1510 - Londra 1555). Appartenente alla famiglia di mercanti e banchieri (v. voce precedente), si disinteressò dell'attività commerciale dedicandosi a studî di medicina e di astrologia e quindi, dopo il 1549, all'insegnamento, forse nell'università di Londra, della matematica. Le sue Phisicae ac astronomicae considerationes (1549), raccolta di opuscoli di argomento medico, astrologico, filosofico (De androgyno a se ipso concipiente, De causis cur magnes ad se ferrum attrahat, De naturali animarum reditu in cadavera, ecc.) dedicata a Paolo III, suscitarono vivaci polemiche per alcune tesi ardite in esse sostenute, ma anche particolare interesse nell'ambiente scientifico londinese; la sua dottrina sul magnetismo fu più tardi sottoposta a critica da W. Gilbert nell'opera De magnete (1600).