Pittore (Soffignano, Prato, 1472 - Pian del Mugnone, Fiesole, 1517). Risentì dapprima lo stile di C. Rosselli, suo maestro, e del Ghirlandaio. Aprì bottega, prima del 1494, con Mariotto Albertinelli (sono opere di collaborazione l'Annunciazione, 1497, del duomo di Volterra, e l'affresco con il Giudizio universale di S. Maria Nuova, oggi a S. Marco, terminato dopo il 1500); il suo primo periodo è però mal noto, poiché al tempo delle prediche del Savonarola (1496-97) egli distrusse le sue opere di carattere profano. Nel luglio 1500 entrò nell'ordine domenicano, e dal 1501 visse e lavorò nel convento di S. Marco a Firenze, avendo di nuovo per collaboratore l'Albertinelli e poi fra Paolino. Del 1504 è l'Apparizione della Vergine a s. Bernardo (Firenze, Uffizi); più tarde, dipinte dopo un breve soggiorno a Venezia (1508) che poté avere importanza per la sua arte, le due pale nella pinacoteca di Lucca, la Madonna fra s. Stefano e il Battista (1509) nel duomo della stessa città, la tavola incompiuta con la Madonna e santi (gall. Pitti), iniziata nel 1510, lo Sposalizio di s. Caterina (1511, al Louvre), la pala del duomo di Besançon (1511-12). In queste opere B. raggiunse i migliori risultati, unificando in uno stile personale gl'influssi di Leonardo, del Perugino e anche di Raffaello (a sua volta influenzato da B.), entro un equilibrato e monumentale impianto compositivo. Dopo un soggiorno a Roma (1514), B. assunse una maniera enfatica e un colorito duro e cangiante (il S. Marco di Pitti, 1514 circa, e la Madonna della Misericordia, 1516, nella Pinacoteca di Lucca): ma ritrovò presto il suo equilibrio (Salvatore tra gli Evangelisti, e Pietà, compiuta da G. Bugiardini, ambedue a Pitti; Noli me tangere, 1517, nel convento di Pian del Mugnone). Di particolare bellezza sono i suoi numerosi disegni (Gall. dei disegni degli Uffizi, del Louvre, di Monaco, del British Museum).