Knez, Francek
Negli anni Ottanta, quando vi fu il passaggio dall'alpinismo moderno a quello attuale, Knez fu tra i primi a emergere. Con compagni diversi per ogni stagione, sacrificando lavoro e vita regolare, salì oltre 2500 vie sulle pareti di tutto il mondo, delle quali più di 550 nuove (33 oltre il VI grado solo sul Triglav; aprì anche numerose vie sulle muraglie del Šite e del Travnik, tra le quali la via 'Algebra', IX-, A0, con Silvo Karo nel 1985). Della sua attività sono da ricordare, nel 1980, la prima solitaria sulla 'via della Sfinge' alla Nord del Triglav e nel 1981 il grande tentativo sulla Sud del Lhotse, la parete più difficile del mondo, nel corso del quale con Vanja Matijevec raggiunse gli 8250 m di quota in stile alpino dal campo VI. Subito dopo si cimentò sulla Sud del Dhaulagiri (Himalaya), sfiorando più volte la tragedia. Nel 1982 aprì una nuova via sulla Sud dell'Aconcagua (6960 m) e nel 1983 fu la volta di una via nuova sul Fitz Roy (3375 m, con Karo e Janez Jeglič). La cordata Karo-Knez-Jeglič nel 1984 si dedicò a 'liberare' le vie slovene fino all'VIII grado (valga per tutte la via Ključsreče sulla Nord del Triglav). Nel 1985 Knez salì la parete Est del Cerro Torre, con Pavle Kozjek e Peter Podgornik, e nel 1986 il Diedro Sudest del Cerro Egger (2673 m), tra le vie più difficili della Patagonia. Nel 1987 superò i 1200 m di una nuova via sulla Torre di Trango, che un anno più tardi Albert confermò di VIII+. Nel 1988 aprì due vie nuove al Meru (4566 m, Himalaya del Garhwal). Nel 1989, con la moglie Andreja, riuscì anche sulla parete Sudovest del Bhagirati II (6512 m, VIII+, 600 m). Nel 1992 tracciò la via 'Korenina' sulla Nord del Triglav, ancora da ripetere: 36 lunghezze, VII e VIII grado, 6 spit, 1 bivacco, una delle sue pochissime ascensioni con bivacco. Dopo essere stato colpito da infarto sull'Annapurna ha modificato il sistema di vita e, pur praticando attività ad altissimo livello, ha fatto qualche concessione all'arrampicata sportiva.