BRUNETTI, Francesco
Nacque a Campli in Abruzzo verso il 1605 da Virgilio e Lucrezia Coccioli. Scarse le notizie biografiche: addottoratosi in legge, ebbe incarichi non ben precisati, del più importante dei quali resta solo notizia. Si trattava di procedere alla "nuova numerazione dei fuochi" dell'Abruzzo, una sorta di censimento che il B. svolse tra il 1640 e il 1641. Noti sono anche i suoi rapporti con la famiglia Acquaviva d'Aragona che aveva vasti possedimenti in Abruzzo e vi esercitava anche funzioni di governo. Li attesta una lettera del 17 maggio 1639 al conte Rodolfo Acquaviva, che accompagnava l'omaggio di alcuni versi di circostanza. Nel 1630 sposò Camilla De Amicis dalla quale ebbe quattro figli. Non si conosce la data della sua morte, che dovette cadere verso il 1651.
Vissuto quasi sempre nella città natale, il B. s'impegnò in vaste ricerche erudite di ambito locale senza riuscire a pubblicare alcuna opera. A documento della sua attività di studio resta però una mole imponente di manoscritti che conserva ancora notevole importanza soprattutto per le trascrizioni di documenti ed epigrafi dei quali gli originali sono andati in larga parte perduti. Le opere di compilazione sono invece di scarso valore critico e rimandano alla consuetudine erudita di un secolo ancora assai lontano dalle moderne tecniche di ricerca. L'opera più ambiziosa e non priva di importanza è una Sacra ac profana Aprutii monumenta fondata sulla ricostruzione diretta dei luoghi, sia pure con il sussidio degli autori classici. Secondo lo schema classico canonizzato dall'Italia illustrata del Biondo, il B. descrive la regione abruzzese nella sua topografia, dedicando largo spazio alla riproduzione di documenti di archivio ed epigrafici, alle biografie degli uomini illustri, all'illustrazione di chiese, palazzi e monumenti architettonici di ogni sorta. Dell'opera resta solo una parte in tre codici, dei quali il primo di 233 fogli è completo, mentre il secondo e il terzo sono mutili e frammentari. Fra i tanti codici del B., conservati ancora alla fine del secolo scorso in una biblioteca privata di Campli, si ricordano ancora una Historia delle famiglie nobili d'Apruzzo e varie vite di santi locali. Numerosi anche i versi d'occasione di valore letterario assai modesto.
Bibl.: G. Panella, Framm. di mss. del Palma e del B., in La Riv. abruzzese di scienze,lett. edarti, XII (1896), pp. 559-562; Id., F. B. poeta (poesie ined. del sec. XVII), ibid., XIII (1897), pp. 49-57; F.Savini, Inv. analitico dei mss. dello storico abruzzese F. B., in Archivio stor. per le prov. napoletane, XXIII (1898), pp. 22-48.