MARCHI, Francesco de
Ingegnere militare del gec. XVI, precursore dei sistemi di fortificazione che fecero il vanto di scuole anche estere nei due secoli seguenti. Nacque a Bologna nel novembre 1504, morì negli Abruzzi nel 1577. Fu dapprima capitano d'armi col Leyva e durante le campagne cui prese parte nell'Italia settentrionale s'appassionò all'arte fortificatoria, quantunque privo di qualsiasi cultura, tanto che ancora a 32 anni era quasi analfabeta. Passato al servizio di Alessandro de' Medici riattò fortezze toscane, fra le quali Pistoia. Col papa Paolo III fu commissario per le artiglierie in Roma e consulente per la riorganizzazione delle difese murali di Trastevere. Dopo altri lavori compiuti in città e castelli dell'Emilia (fra cui Parma e Piacenza) passò nelle Fiandre a servizio di Spagna e quivi la sua fama salì al più alto grado. Il re Filippo II volle che del suo trattato manoscritto Della architettura militare fossero eseguite alquante copie per servire di studio agli ingegneri e capitani dell'esercito spagnolo. (Il trattato fu poi stampato la prima volta nel 1599 e ristampato in edizione di lusso nel 1810). Le fortificazioni di Valenciennes, Malines e Anversa sono, in gran parte, dovute al M. Gli elementi essenziali della fortificazione del Vauban sono quelli medesimi - mutato il nome - del sistema dell'ingegnere bolognese. Il M. scrisse anche Ragionaamenti su opere civili e militari, e lasciò numerose piante di fortezze e città fortificate d'Italia, di Francia e dei Paesi Bassi, raccolte in due grossi volumi conservati alla Biblioteca Nazionale di Firenze.
Bibl.: F. Tognetti, Elogio a F. M., Bologna 1818; L. A. Maggiorotti, Dizionarietto degli ingegneri militari italiani, in Esercito e Nazione, 1933.