Pittore tardogotico (Ferrara 1435 circa - Bologna 1477 o 1478). Formatosi nell'ambiente padovano, lavorò a Ferrara e a Bologna. Incerta la sua attività di scultore.
La sua personalità artistica fu studiata e apprezzata soltanto a partire dall'Ottocento. Ricordato per la prima volta a Ferrara nel 1456, si formò presumibilmente sulla tradizione tardogotica ferrarese e sul Tura, attento però alle novità portate dall'arte di Donatello, del Mantegna e di Piero della Francesca. Verso il 1470 era nella schiera dei frescanti a Schifanoia, ove eseguì sicuramente rappresentazioni relative ai mesi di marzo, aprile e maggio, tra le più vibranti e liriche raffigurazioni della vita del Quattrocento. Insoddisfatto del compenso ricevuto, nel 1470-71 si recava a Bologna, ove era già stato in passato. Di questo tempo è la calibratissima Annunciazione (Dresda, Gemäldegalerie), dipinta per la chiesa dell'Osservanza. Per la cappella Griffoni in S. Petronio, eseguì (1472-73 circa) un polittico dedicato a S. Vincenzo Ferrer, oggi disperso fra varî musei (Londra, Brera, Vaticano, ecc.), ove senso spaziale, trasparenza cromatica e nettezza di segno si fondono per creare un ambiente fantastico in cui si muovono personaggi caratterizzati con precisione. Nel 1472 il Del C. restaurò la Madonna di S. Maria del Baraccano, un'immagine trecentesca cui diede nuova maestà nell'architettura e nell'arido paesaggio, popolato di figure lontane; nel 1474 dipinse la grande tela con la Madonna fra i ss. Giovanni Evangelista e Petronio (già nel Foro dei Mercanti, ora nella pinacoteca di Bologna), ove nel rafforzarsi del chiaroscuro, nell'addensarsi del colore in grandi masse di viola, arancio, grigio, nell'audace prospettiva di sotto in su e nel contrasto fra le figure colossali dei protagonisti e la piccola Annunciazione dipinta in alto, l'energia plastica si accentua con richiamo al Tura. Tra le opere ascritte al Del C. sono ancora da ricordare la Madonna col Bambino e angeli e la S. Giustina e donatore della coll. Kress (Washington, National Gall.) e alcune vetrate (Bologna, S. Giovanni in Monte; Parigi, Mus. Jacquemart-André).