DELLA CORTE, Francesco
Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di Letteratura latina all'università di Genova dal 1951 al 1983. Dal 1987 Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei. Ha diretto l'Enciclopedia Virgiliana, edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana; ha impostato presso lo stesso Istituto l'Enciclopedia Oraziana, in corso di allestimento. È stato membro del comitato per l'Edizione nazionale dei classici greci e latini e di numerose accademie.
Ampio l'arco di produzione, dagli esponenti maggiori ai minori della latinità. Si è occupato di Varrone e dell'erudizione antica: La filologia latina dalle origini a Varrone (1937), Varrone, il terzo gran lume romano (1954), Svetonio, eques romanus (1958), Svetonio, grammatici e retori (1968), L'idea della preistoria in Varrone (1976), Gli enciclopedisti prima dell'enciclopedismo (1988); di Catone: Catone il Censore. La vita e la fortuna (1949); della favolistica antica: Fedro (1945), Punti di vista sulla favola esopica (1971), Orazio favolista (1986); di Plauto, in particolare con Da Sarsina a Roma. Ricerche plautine (1952); della tarda latinità: Il concetto di 'auctoritas' nella patristica del IV secolo (1987) e di S. Agostino: Agostino autobiografo (1989), spaziando fino all'Umanesimo (studi su Pietro Martire d'Anghiera, 1980, 1985).
Costante l'interesse per l'opera virgiliana, tradotta e commentata, anche attraverso gli interventi ai convegni virgiliani e le voci redatte per l'Enciclopedia Virgiliana, quali Bucoliche, Eneide, Georgiche, Virgilio; importante la monografia La mappa dell'Eneide (1972). L'impegno dello studioso si è rivolto anche all'indagine su alcuni fra i maggiori poeti latini, quali Catullo: Due studi catulliani (1951), Personaggi catulliani (1976n,2), Le poesie (1977); Tibullo: Le elegie (1980), Tibullo tra esterofilia e patriottismo (1986); Properzio: Properzio, l'elegiaco della trasgressione (1986). L'Istituto di Filologia classica e medievale di Genova ha raccolto in 12 serie di Opuscula i suoi scritti minori.
Nella ripresa di studi anteriori d.C. dimostra la validità delle sue idee precedenti e nel contempo una viva sensibilità per i progressi compiuti dalla critica. Nella sua lunga attività di filologo spicca un'attitudine critica e problematica con notevoli risultati sia per la storia del testo che per la sua interpretazione. Abile nella scelta delle lezioni più plausibili, d.C. ha contribuito a realizzare edizioni italiane di autori antichi altrimenti disponibili solo in lingua straniera. Come traduttore, è apprezzato per il suo approccio al testo, o meglio all'autore, di cui fa rivivere il momento della creazione artistica come atto contemplativo, comunicando al lettore i sentimenti insiti nel dettato poetico.
La bibliografia degli scritti di d. C. si legge in Filologia e forme letterarie. Studi offerti a Francesco della Corte, i, Urbino 1987, pp. xxiii-lxx.