Capitano fiorentino (Firenze 1489 - Gavinana 1530). Nel 1527 prese parte alla spedizione del visconte di Lautrec nel regno di Napoli, donde ritornò con le milizie guidate da Malatesta Baglioni, per combattere contro gli imperiali. Mandato dalla Repubblica di Firenze in qualità di commissario in Empoli con pieni poteri, seppe mostrare doti notevoli di capitano e di guerriero. Il 27 apr. 1530 riprese Volterra ribelle, respingendo gli attacchi di A. d'Avalos e di F. Maramaldo; apparso per questo come l'unica speranza di salvezza contro gli imperiali, fu chiamato al soccorso di Firenze assediata. Mentre il traditore Malatesta Baglioni impediva ai Fiorentini la sortita, il F. si scontrava il 3 ag. a Gavinana con i nemici, che per sette volte furono respinti, perdendo anche il loro comandante Ph. d'Orange. Il F., colpito a morte, fu tratto innanzi al Maramaldo, che l'uccise. Si narrò che F. dicesse "Tu darai a un morto", o "Tu ammazzi un uomo morto"; in questa forma (com'è riferita da B. Varchi) la frase è divenuta famosa.