Economista (Orta San Giulio 1736 - Novara 1808), gesuita, prof. di eloquenza latina all'univ. di Sassari, poi canonico a Novara. Seguace delle idee fisiocratiche, nel Rifiorimento della Sardegna proposto nel miglioramento di sua agricoltura (1776) e in due memorie (Il pensiere per resistere ai funesti effetti dell'abbondanza e della carestia, 1784; Continuazione del suddetto pensiere, 1785) considerò l'agricoltura come la principale attività economica e, seguendo in parte G. Filangieri, propose l'abolizione dei dazî interni sui cereali e accordi tra stati per evitare le carestie.