Scrittore italiano (Guardialfiera, Campobasso, 1902 - Roma 1950). Dopo un esordio un poco incerto, si affermò decisamente col romanzo Signora Ava (1942), cui seguirono alcune raccolte di racconti: Il pastore sepolto (1945); L'Impero in provincia (1945); Tutti i miei peccati (1948), poi riuniti nel volume Racconti (post., 1960), e un altro romanzo, Le terre del Sacramento (1950). La sua narrativa muove dalla tradizione verista meridionale, specie verghiana, ma con spirito e gusto scaltriti dalle esperienze letterarie recenti: così che l'originario interesse, morale e sociale, per gli umili, i "primitivi", per la vita e gli ambienti di provincia, per una terra di antica civiltà (il Molise) ma depressa per lungo abbandono e conseguente prepotere di caste reazionarie (cfr. Viaggio nel Molise, serie di articoli e corrispondenze giornalistiche, pubbl. post., 1967), mescolandosi con motivi autobiografici, con arcani ricordi d'infanzia, assume, anche fra le accentuazioni in senso populistico dell'ultimo romanzo, un alone lirico-favoloso.