franchi
Nome di origine germanica (propr. «coraggiosi»), comparso inizialmente fra le tribù del Basso Reno, con cui furono complessivamente designate, dal sec. 3° d.C., varie popolazioni germaniche, ognuna originariamente contrassegnata da un nome proprio. Attraversato il Reno, combatterono nel 258 e 259 contro il generale romano Postumo. Giuliano l’Apostata riuscì, tra il 357 e il 360, a domare le varie tribù franche, ormai distinte in due gruppi: i f. rivieraschi (detti, dal sec. 8°, ripari), stanziati lungo il Reno e i f. sali, stanziatisi nella valle dell’IJssel, lungo il mare, all’estremo Ovest. Nel 393 si giunse a un accordo (foedus, confermato nel 396) tra le tribù e l’impero romano: per esso i f. divennero i difensori del limes romano, trasformandosi così in alleati militari e difensori dell’impero. Ma nel 406 la resistenza dei f. fu nulla o quasi, quando vandali, alani e svevi, passato il Reno, si rovesciarono nella parte occidentale dell’impero. La condizione di foederati non impediva d’altronde ai f. di fare scorrerie contro città e regioni romane, né, soprattutto col sopravvenire di una profonda crisi interna dell’impero, di effettuare ulteriori conquiste. Dalla seconda metà del 5° sec. la storia dei f. si unifica con quella della parte settentr. della Gallia già romana.