Uomo politico messicano (San Pedro de las Colonias 1873 - Città di Messico 1913); di tendenza riformista, si presentò alle elezioni del 1910 come candidato del partito contrario alla rielezione di P. Díaz, ma fu arrestato e imprigionato. Riuscì a evadere e rifugiarsi in Texas, proclamandosi presidente legittimo (ott. 1910); da lì capeggiò una rivolta che rapidamente si estese a varie regioni del Messico, con un programma di radicali riforme politiche e sociali. Dopo la conquista di Ciudad Juárez da parte degli uomini di P. Orozco e P. Villa (maggio 1911), Díaz si dimise e M. trionfò nelle elezioni presidenziali del nov. 1911. Circondato da elementi infidi, non riuscì tuttavia ad attuare le riforme auspicate; dovette anzi combattere l'insurrezione di E. Zapata e quella di ispirazione conservatrice di Félix Díaz (1912). Tradito dal generale V. Huerta, venne arrestato e assassinato durante il trasferimento in prigione.