Giurista (Vienna 1851 - Seeheim 1919), cugino di Ferenc. Professore alle università di Giessen (1879), Marburgo (1882), Halle (1889) e Berlino (1899). Insegnò diritto e procedura penale, procedura civile, diritto internazionale, filosofia del diritto. Partecipò alla vita politica, divenendo membro del Reichstag, ma soprattutto L. fu uno dei maggiori criminalisti moderni, il fondatore della "scuola sociologica" del diritto penale, secondo la quale il delitto va studiato principalmente come fenomeno sociale; in base a questo orientamento, la funzione essenziale della pena è quella della "prevenzione speciale": il reo va cioè sottoposto a misure di difesa sociale volte a eliminare o ridurre il rischio di ulteriori manifestazioni criminose da parte del soggetto agente. Nel 1881 fondò la rivista Zeitschrift für die gesamte Strafrechtswissenschaft, organo della scuola sociologica e nel 1888, insieme con altri, la Internationale Kriminalistiche Vereinigung. Il suo Kriminalistisches Institut acquistò fama mondiale. Tra le opere principali si ricordano: Lehrbuch des deutschen Strafrechts (1881); Der Zweckgedanke im Strafrecht (1882); Die Strafgesetzgebung der Gegenwart in rechtsvergleichender Darstellung (in collab. con G. Crusen, 1894-99); Das Völkerrecht systematisch dargestellt (1898); Strafrechtliche Aufsätze und Vorträge (1905); Reform des Strafverfahrens (1906).