• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

SICKINGEN, Franz von

di Federico Chabod - Enciclopedia Italiana (1936)
  • Condividi

SICKINGEN, Franz von

Federico Chabod

Celebre condottiero tedesco, nato a Ebernburg il 2 marzo 1481. Cavaliere, caratteristico rappresentante del Rittertum tedesco, pieno di odio contro i ceti dei principi territoriali e dell'alto clero turbolento e violento, misto di spirito cavalleresco e di spirito d'avventura, anzi di brigantaggio, fu una tipica figura di quel torbido periodo di vita germanica in cui sorge la Riforma. Guerriero regolare al soldo dell'imperatore Massimiliano, si dà ben presto alla guerra per conto proprio, dissestando e rapinando territorî e paesi, e attaccando briga con città e con principi: nel 1513 assedia Worms, poi combatte il duca di Lorena, poi ancora si volge contro Metz (1518), infine si volge contro il langravio di Assia (1518) e contro il duca di Württemberg (1519): sempre approfittando delle discordie locali, dei contrasti fra i principi e i loro vassalli, per acquistar denaro e fama passando dai servizî dell'imperatore a quelli del re di Francia. Frattanto, conosce Ulrico di Hutten, cavaliere anche lui e anche lui spirito di ribelle: e Hutten trova in S. il braccio armato per il compimento dei suoi progetti. S. comincia infatti con l'intervenire con la forza, a favore di Reuchlin contro la città di Colonia; e il suo castello di Ebernburg diviene centro di raccolta per i proseliti della Riforma, di una Riforma però che in Hutten e in S. acquista un carattere del tutto politico ed è soprattutto espressione di rivolta del ceto dei cavalieri contro l'ordine di cose esistente. Ciò non impediva a S., ritornato alla parte imperiale, di favorire l'elezione di Carlo V a imperatore - il suo intervento militare fu anzi d'importanza decisiva al riguardo -, e di muovere contro la Francia, ai servizî di Carlo V, nel 1521. Prende Sedan, ma è ributtato a Méjures. E allora, tornato in Germania, si prepara a scendere in campo, a capo di una lega di cavalieri svevi e renani, contro l'arcivescovo di Treviri. Proclama la Fehde contro Treviri; ma la lotta volge a male e contro di lui si forma una potente lega del principe di Assia, dell'elettore palatino e dell'arcivescovo di Treviri. Chiusosi in Landstuhl, il S. vi perì, in seguito a grave ferita, il 7 maggio 1523.

Poco appresso, moriva anche il Hutten; con la morte di questi due uomini, un caratteristico periodo di storia della Riforma in Germania si chiudeva: il crollo del S., cavaliere e masnadiero, venne a dimostrare l'impotenza della classe dei cavalieri tedeschi a dar concreto ed efficace e duraturo sfogo al proprio malcontento e alla propria irrequietezza. Essi erano capaci bensì di imprese brigantesche, non di resistere, alla lunga, alle forze dei principi territoriali e di sostituire al vecchio un nuovo ordine di cose, politico e sociale. In ciò risiede l'interesse storico della figura di S.

Bibl.: H. Ulmann, F. v. S., 1872; e cfr. la bibl. s. v. Hutten, specialmente P. Kalkoff, Huttens Vagantenzeit u. Untergang, Weimar 1925.

Vedi anche
Ulrich von Hutten Hutten ‹hùtën›, Ulrich von. - Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di Erasmo da Rotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal papato, ha avuto un forte influsso specialmente in età assai più tarda ... Giovanni Ecolampàdio Ecolampàdio, Giovanni. - Nome umanistico (Oecolampadius, dal gr. οἶκος "dimora" e λαμπάς "lampada", probabilmente per falsa etimologia del nome Husschin, da Haus e Schein) del riformatore tedesco Johann Husschin (Weinsberg, Palatinato, 1482 - Basilea 1531). Dapprima discepolo e collaboratore di Erasmo ... Martin Butzer Butzer ‹bùzër› (o Bucer; it. Bucèro), Martin. - Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico secolare al servizio della corte palatina, ebbe nel ... Filippo il Magnanimo langravio d'Assia Filippo il Magnanimo (ted. Philipp der Grossmütige) langravio d'Assia. - Figlio (Marburgo 1504 - Kassel 1567) di Guglielmo II e di Anna di Meclemburgo, successe al padre nel 1509 e assunse il governo nel 1518, dopo un periodo di reggenza degli Stati e della madre. Debellò la sollevazione dei cavalieri ...
Tag
  • BRIGANTAGGIO
  • GERMANIA
  • TREVIRI
  • CARLO V
  • FRANCIA
Altri risultati per SICKINGEN, Franz von
  • Sickingen, Franz von
    Dizionario di Storia (2011)
    Condottiero tedesco (Ebernburg 1481-Landstuhl, Palatinato, 1523). Al servizio dapprima dell’imperatore Massimiliano, guerreggiò quindi per conto proprio, assediando Worms e combattendo il duca di Lorena, poi il langravio d’Assia, quindi il duca di Württemberg. Stretta amicizia con Ulrich von Hutten, ...
  • Sickingen, Franz von
    Enciclopedia on line
    Condottiero tedesco (Ebernburg 1481 - Landstuhl, Palatinato, 1523); al servizio dapprima dell'imperatore Massimiliano, guerreggiò quindi per conto proprio, assediando Worms e combattendo il duca di Lorena, poi il langravio d'Assia, quindi il duca di Württemberg. Stretta amicizia con Ulrich von Hutten, ...
Vocabolario
von
von ‹fòn› prep. ted. – Preposizione corrispondente all’ital. «di». In Germania e in Austria è frequente in nomi di antiche famiglie nobili indicate per mezzo del loro feudo, e anche come predicato nobiliare (premesso a cognomi di qualunque...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali