FREIBERG (A. T., 53-54-55)
Importante città della Sassonia, posta fra Chemnitz e Dresda, a egual distanza (40 km.) da queste città, 413 metri sul mare, in un monotono ripiano gneissico presso la riva sinistra della Mulda di Freiberg (che scende dai Monti Metalliferi ed è affluente di sinistra dell'Elba).
È la più antica città mineraria della regione, la cui origine risale al sec. XIII e fu dovuta alla scoperta (1163) dei filoni argentiferi nel suo territorio (presso la località di Christiandorf, posta sulla strada di Boemia), che attirarono subito minatori del Harz, i quali si riunirono in un piccolo centro (Sächsstadt), accanto al quale ben presto si sviluppò una cittadina regolare che già verso il 1175 è città. Questa, che aveva per centro l'Untermarkt, fu nel 1187 circondata da mura e difesa da un castello. Il rapido sviluppo dell'industria mineraria fece allargare nei decennî successivi la città verso sud attorno all'Obermarkt ed anche questa parte fu cinta con mura. Numerosi privilegi diedero al luogo il nome di Freiberg. Fu sotto il dominio della casa di Wettin; e anche quando questa si divise in più rami, rimase possesso comune alle varie linee, insieme con le miniere d'argento. Ma nel 1485 passò sotto il dominio della sola linea albertina. Vi fu introdotto il culto luterano nel 1537. La città, che dal 1250 al 1556 fu sede di una zecca, fiorì specialmente al principio del sec. XVI e alla fine del XVIII, dopo la fondazione (1765) dell'Accademia mineraria; poi, per quanto fossero state costruite costose gallerie (Rothschönberg, lunga km. 23) le miniere sono state chiuse (ottobre 1913) data la diminuzione di prezzo dell'argento.
La popolazione si è rivolta all'industria (prodotti chimici; industria tessile; fili d'oro e d'argento; strumenti di precisione; concimi, tabacchi, lana). I molti comignoli dei dintorni (tra cui quello di Halsbrücke, costruito nel 1888-89, è uno dei più alti del mondo, m. 140) e i mucchi di scorie sono la caratteristica della regione. Abbattute in parte le mura, la città si è sviluppata specie verso sud in direzione della stazione ferroviaria. Gli abitanti che erano 25 mila nel 1875 e 30 mila nel 1900, sono ora 36 mila.
Monumenti. - La cattedrale fu in massima parte ricostruita dopo l'incendio della chiesa primitiva (1484), a navate di uguale altezza con pilastri slanciati e con belle tribune, divenute da allora caratteristiche della Sassonia. Dell'edificio antico, oltre ad alcuni resti nella parte orientale, si conserva ancora la famosa Porta d'oro (così detta perché aveva alcune parti dorate) nel braccio meridionale (secondo quarto del sec. XIII). La sua splendida decorazione scultoria, in perfetto accordo con la ricca architettura, e l'iconografia derivano dall'arte gotica francese. All'interno notevoli il bizzarro pulpito in stile gotico tardo, del maestro H.W. (circa 1500-1520) e la tomba colossale dell'elettore Maurizio di Sassonia (1558-1563), a cui lavorarono artisti italiani e olandesi. La sistemazione del coro a sepoltura principesca (1585) è opera insigne del Nosseni di Lugano e del fonditore Carlo di Cesare, fiorentino; i marmi policromi e i bronzi, nonché il carattere patetico e l'esecuzione tecnica perfetta dei particolari, vi annunziano il principio del barocco. Da notare è la tomba delle elettrici Anna e Guglielmina, lavoro di Balthasar Permoser (1703). La chiesa di S. Giacomo (secoli XIII e XV), assai rimaneggiata ha un fonte battesimale del maestro H.W. (1555), una grande croce d'avorio del Permoser. Nella parte interna della città vi sono ancora molte case interessanti del periodo gotico tardivo e del Rinascimento, il Palazzo comunale del sec. XV. Il König-Albert-Museum contiene armi, collezioni folkloristiche, antichità, con sezioni speciali per la storia della città e della miniera. (V. tavv. XIX e XX).
Bibl.: G. E. Benseler, Geschichte Freibergs u. seines Bergbaues, voll. 2, Freiberg 1843; Urkundenbuch d. Stadt F., ed. da Ermisch, voll. 3, 1888-93; H. Gerlach, Kleine Chronik von F., 2ª ed., Freiberg 1898; R. Steche, Bau- und Kunstdenkmäler der Amtshauptmannschaft Freiberg, Dresda 1884; A. Goldschmidt, Die Skulpturen von Freiberg und Wechselburg, Berlino 1924; G. Degio, Handb. d. deutschen Kunstdenkmäler, I, Berlino 1924; O. E. Schmidt, Die Bergstadt Freiberg i. S. und ihre Umgebung, Berlino 1926.