Famiglia fiorentina, potente soprattutto nel Duecento e nella prima metà del Trecento, di parte guelfa ma ostile al governo popolare affermatosi dopo il 1282. Pionieri del commercio fiorentino d'Oltralpe, i F. ebbero importanti rapporti finanziarî con Filippo il Bello di Francia e, insieme ai Bardi, con Edoardo I e II d'Inghilterra. Emerse tra essi Berto, capo dell'opposizione a Giano della Bella e alla politica che aveva portato alla promulgazione degli Ordinamenti di Giustizia. Fautori dell'intervento del duca d'Atene (1342), i F. si allearono poi con le altre famiglie magnatizie per abbatterlo e infine, puniti per avere congiurato contro gli ordini popolari, persero qualsiasi influenza politica. Alcuni dei F. ebbero ancora incarichi di qualche rilievo, come Leonardo (m. dopo il 1405), ambasciatore in Egitto e in Terrasanta (1384-85 circa) e autore di una vivace relazione di viaggio che è uno dei più pregevoli documenti geografici del tempo, o come Tommaso, che fu impiegato in azioni militari (1427). Un Battista ordì una congiura contro Lorenzo il Magnifico (1481) e morì sulla forca. La famiglia, che ebbe ancora lustro da senatori durante il principato mediceo e da cavalieri dell'Ordine di Malta, si estinse nel 18º secolo.