Pseudonimo dello scrittore estone Friedebert Mihkelson (Ahja, Tartu, 1886 - Tallinn 1971), appartenente al gruppo Giovane Estonia. Da un iniziale realismo T. passò a un simbolismo tendente al fantastico, anche se già nel volume di racconti Liivakell ("Clessidra", 1913) mescola toni di realismo con accenti di simbolismo e naturalismo. Di toni estetizzanti si tinge il romanzo-diario Felix Ormusson (1915), mentre simboliste sono le novelle raccolte in Saatus ("Sorte", 1917). Ultima opera è il romanzo autobiografico Väike Illimar ("Il piccolo Illimar", 1937); dopo la seconda guerra mondiale T. limitò la sua produzione letteraria (Mälestused "Memorie", 1960). Critico letterario, diresse la più importante rivista letteraria estone, Looming ("Creazione").