Trendelenburg, Friedrich Adolf
Filosofo tedesco (Eutin 1802 - Berlino 1872). Fu allievo a Kiel di Reinhold e seguì poi a Berlino le lezioni di Schleiermacher. Prof. ordinario in questa univ. dal 1837, fu segretario della classe di scienze storiche dell’Accademia prussiana delle scienze (1847-71). Deciso oppositore dell’hegelismo (è celebre la sua critica alla «deduzione» hegeliana del divenire dalla contrapposizione di essere e non essere, triade iniziale del processo dialettico), T. si fece propugnatore di un indirizzo filosofico da lui denominato organico, che tenta di cogliere il reale dal punto di vista della finalità e assegna una funzione essenziale in senso esplicativo al concetto di movimento, l’unico su cui si può fondare, secondo T., un’unificazione di pensiero ed essere (Logische Untersuchungen, 2 voll., 1840). Di grande rilievo anche la sua attività di storico della filosofia, particolarmente di quella antica e specialmente di Aristotele (soprattutto della logica), dalle cui tesi speculative trasse continua ispirazione. Si occupò anche di storia della filosofia moderna, con un’attenzione costante all’importanza e ai riflessi teorici per la filosofia a lui contemporanea dei problemi affrontati (notissima la controversia con Fischer a proposito della sua trattazione storica del pensiero kantiano). Notevole fu la sua influenza negli ambienti accademici (il declino dell’hegelismo coincide col suo insegnamento nell’univ. di Berlino) e su alcune tendenze filosofiche successive (per es., gli studi «tipologici» di Dilthey). Le sue principali opere sono: De Aristotelis categoriis (1833); Elementa logices aristoteleae (1836); Die logische Frage in Hegel’s System (1843); Geschichte der Kategorienlehre (1848), vol. 1° degli Historische Beiträge zur Philosophie (2°-3°, 1855-67); Das Naturrecht auf dem Grunde der Ethik (1868); Kuno Fischer und sein Kant (1869).