Nome d'arte del regista F. W. Plumpe (n. Bielefeld 1888 - m. in un incidente stradale presso Santa Barbara, California, 1931). Dopo esperienze come attore nella compagnia di M. Reinhardt e studî di storia, filosofia e arte, esordì come regista cinematografico con Der Knabe in Blau (1919). Firmò con Nosferatu, eine Symphonie des Grauens (Nosferatu il vampiro, 1922) il suo primo capolavoro; il film, per il suo straordinario fascino figurativo e per il cupo pessimismo che lo pervade, è una delle opere più rappresentative dell'espressionismo tedesco. Ad esso seguirono Der letzte Mann (L'ultima risata, 1924), che gli diede rinomanza internazionale; Tartüff (1926); Faust (1926). Trasferitosi negli USA (1926), dopo il notevole Sunrise (1927) subì pesanti condizionamenti artistici per Four devils (1929) e City girl (o Our daily bread, 1930). Nel successivo Tabu (1931), realizzato in collab. con R. J. Flaherty e in totale autonomia dall'industria cinematografica, trova nuova espressione uno dei temi prediletti di M.: il conflitto fra pulsioni e condizionamenti sociali, in cui le ragioni dell'individuo sono destinate a un inevitabile scacco. Artista tra i più grandi del cinema muto, contribuì tanto allo sviluppo degli effetti speciali quanto al perfezionamento delle tecniche narrative.