Servita (Passirano 1570 - Venezia 1654); laureato a Bologna (1600), ma in realtà discepolo di P. Sarpi da lui conosciuto a Venezia, e prof. di teologia; quando scoppiò la controversia tra Venezia e il papato Sarpi lo volle con sé a Venezia (1606) e a Sarpi succedette nella carica di consultore della repubblica. M., tra i firmatarî del Trattato sull'interdetto, scrisse validamente contro i curialisti in difesa del suo maestro (Confirmatione delle considerazioni del P. M. Paulo di Venetia contro le opposizioni del R. P. M. Gio. Antonio Bovio, 1606) e della signoria veneta, contro il potere temporale dei papi, che sosteneva illegittimo (Consulta sulla pubblicazione di un manifesto dell'arcivescovo M. S. de Dominis contenente cose contro i principi; Instructione a' principi circa la politica dei padri gesuiti). Urbano VIII denunciò allora M. come frate scandaloso, ma la signoria non cedette, anzi decise che i consulti di M. fossero conservati nella Camera segreta. M. ebbe contatti con molti eruditi dell'epoca, tra cui F. Bacone e G. Galilei del quale sostenne sempre la difesa. Fu autore di una biografia di Sarpi: Vita del padre Paolo..., 1646.