FULVIA
. Figlia di M. Fulvio Bambalione. In prime nozze andò sposa al tribuno Clodio (M. Claudio Pulcro). Nel 52 a. C., assassinato Clodio, F. eccitò i suoi partigiani e dipendenti alla rivolta; poi passò a seconde nozze con C. Scribonio Curione, il tribuno del 50; ma anche questo matrimonio non durò molto, poiché Curione, mandato in Africa da Cesare per la guerra civile, vi trovò la morte nel 49. Nel 45 F. sposò in terze nozze M. Antonio (il triumviro), del quale si diceva fosse stata l'amante fin dal tempo del suo primo matrimonio. Dopo la morte di Cesare riuscì a procurarsi appoggi e amicizie a Roma, soprattutto contro Ottaviano e contro Cicerone; non volle appoggiare le richieste delle matrone romane cui i triumviri volevano confiscare parte dei beni ed ebbe una notevole influenza nel decidere la sorte di Cicerone. Nel 41 organizzò, con l'aiuto di Manio e di Lucio Antonio, la lotta armata contro Ottaviano, e avendo raccolte notevoli forze, ebbe parte nella direzione della guerra il cui svolgimento è peraltro pochissimo noto e che culminò nell'assedio di Perugia, nel quale essa prodigò energia e attività, con varie azioni a Spoleto, a Foligno e a Perugia stessa. Dopo la resa di Perugia fuggì in Grecia coi figli (40 a. C.), e a metà dello stesso anno morì a Sicione. Una figlia di F., Claudia, sposò Ottaviano, che divorziò quasi subito dopo.
Bibl.: T. Rice Holmes, The Architect of the Roman Empire, Oxford 1928; E. Schelle, Beiträge zur Geschichte des Todeskampfes der römischen Republik, Dresda 1891, pagina 31 segg.; W. Drumann e P. Groebe, Geschichte Roms, I, Lipsia 1899; V. Gardthausen, Augustus u. seine Zeit, I, Lipsia 1891; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 281-84.