Canonista e scrittore (Montecchio [od. Treia], Macerata, 1523 - Ferrara 1575); gesuita (1555), rettore dei collegi di Firenze (1557-61) e Ferrara (dal 1562). È noto soprattutto per alcuni scritti ascetici, pubblicati in un unico volume postumo nel 1579 (Della meditatione della vita e morte del nostro Salvatore Giesù Christo; Della frequenza della communione; Dello stato lodevole delle vedove), che ebbero larga diffusione.