In vulcanologia, manifestazione dell’attività vulcanica a carattere esalativo, consistente in emissioni più o meno continue di gas da spaccature o campi di fenditure. Secondo la natura e la temperatura del gas emesso, si classificano in: f. secche, così chiamate perché in passato erroneamente ritenute anidre, costituite da vapor d’acqua, cloruri e fluoruri diversi, a temperatura superiore a 500 °C; f. acide, a temperatura di 300-500 °C, costituite da abbondantissimo vapor d’acqua, acido cloridrico, anidride solforosa e scarsi alogenuri metallici; f. alcaline o ammoniacali, con temperatura di poco superiore a 100 °C, costituite soprattutto da vapor d’acqua con cloruro e carbonato ammonici, idrogeno solforato e anidride carbonica; f. fredde o solfidriche, a temperatura inferiore a 100 °C, costituite quasi esclusivamente da vapor d’acqua, con piccole quantità di anidride carbonica e idrogeno solforato; mofete, costituite da anidride carbonica a temperatura ordinaria.