Piccola stanza che negli antichi palazzi signorili era riservata alla conservazione di oggetti e collezioni particolari, talvolta riccamente decorata e destinata a studio. È detto anche g., o stipo, il mobile destinato ad arredare questo ambiente: variamente intarsiato, spesso di fabbricazione fiamminga, tedesca o fiorentina, fu di moda in Europa verso la seconda metà 16° secolo. Nelle gallerie artistiche e nei musei, il termine è passato a denominare sale speciali contenenti collezioni di carattere particolare (disegni, stampe, medaglie, gemme).
Nei governi parlamentari, la compagine ministeriale cui spetta il potere esecutivo e che riceve il nome dal presidente del Consiglio.
Con significato derivante dal diritto costituzionale inglese, gruppo ristretto di ministri che si riunisce sotto la direzione del presidente del Consiglio. In Italia secondo la l. 400/1988 il presidente del Consiglio dei ministri «può essere coadiuvato da un Comitato, che prende nome di Consiglio di g. ed è composto dai ministri da lui designati, sentito il Consiglio dei ministri».
G. nero (cabinet noir) Ufficio istituito a Parigi sotto Luigi XIV per l’intercettazione e la lettura di lettere sospette; soppresso nel 1789, riprese a funzionare nel 1° e 2° Impero.