Figlio (Fermo 1444 - Milano 1476) di Francesco e di Bianca Maria Visconti; assolse per conto del padre missioni diplomatiche presso l'imperatore e il pontefice e combatté in Francia per Luigi XI. Successo al padre (1466), si rivelò politico accorto. Raffinato bibliofilo, buon musico, munifico mecenate, la sua eccessiva prodigalità lo indusse a pesanti inasprimenti fiscali, compromettendo la stabilità politica ottenuta. Alcuni suoi eccessi di violenza lo resero inviso a molti, finché non fu assassinato da tre giovani nobili, Gerolamo Olgiati, Andrea Lampugnani e Carlo Visconti, spinti dagli ideali repubblicani cui erano stati educati dall'umanista Cola Montano. Il ducato restò però nelle mani del figlio Gian Galeazzo.