Galizia
Regione che forma l'estremo nord-ovest della Spagna, tra Portogallo, Asturie, León e Oceano Atlantico; dal punto di vista morfologico vi predomina il carattere di altipiano, che la collega con l'aspetto della meseta iberica.
Unita col regno del León (il dialetto gallègo è affine, oltreché al portoghese, al leonese) era, nel Medioevo, famosa in tutta la cristianità dopo che, nel sec. IX, era stato scoperto a Compostella (oggi Santiago de Compostela, nella provincia di La Coruña, metropoli religiosa della G.) il sepolcro dell'apostolo Giacomo (v. GIACOMO il MAGGIORE, santo).
In onore del santo e per iniziativa, pare, di Carlo Magno (Benvenuto: " Est enim Gallitia provincia Hispaniae in extremo occidentis, in cuius confinio est basilica Iacobi apostoli, quae fuit fundata vel dotata per Carolum Magnum; in qua quidem provincia est gens satis barbara et bestialis inter christianos; dicta est autem Gallitia vel Gallatia ", ecc.) fu eretto e dotato un tempio a Compostella che divenne, seconda soltanto a Roma, la più celebre e frequentata meta di pellegrinaggi. I pellegrini erano talmente numerosi che, attorno al 1170, si costituì l'ordine di Compostella detto anche di ‛ San Giacomo della Spada ', sorto per salvaguardare i pellegrini stessi dalle scorrerie dei mori; il viaggio per i pellegrini d'Italia era, ovviamente, molto faticoso e altrettanto avventuroso.
Dell'importanza attribuita dai cristiani al pellegrinaggio in G., troviamo conferma in Vn XL 7, ove si legge: E però è da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'Altissimo: chiamansi palmieri in quanto vanno oltremare, là onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa di Galizia, però che la sepultura di sa' Iacopo fue più lontana de la sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi romei in quanto vanno a Roma, là ove questi cu' io chiamo peregrini andavano. E in Pd XXV 17-18, per indicare l'apostolo, D. usa la perifrasi il barone per cui là giù si vicita Galizia.