Denominazione storica della zona nord-orientale della Sardegna, oggi riferita alla regione definita a occidente dal basso Coghinas e dall’omonimo lago artificiale, e a sud dalle pendici meridionali del Limbara. La costa è generalmente frastagliata e articolata, con strette e lunghe insenature (fra cui il Golfo di Arzachena e il Golfo di Olbia) ed è fronteggiata da numerose isole, di cui le maggiori sono La Maddalena e Caprera. Il rilievo è caratterizzato da allineamenti di brevi dorsali granitiche, accidentate da una idrografia fortemente incisa (fiume Liscia). La Punta Balistreri (1359 m) con cui culmina il massiccio del Limbara è la più alta vetta della Sardegna settentrionale. Il territorio oggi è compreso nella nuova provincia di Olbia-Tempio. La G. comprende i Comuni di Tempio Pausania, Olbia, La Maddalena, Arzachena, Calangianus, Luras, Aggius, Bortigiadas, Santa Teresa Gallura, Luogosanto, Palau, Aglientu, Trinità d’Agultu e Vignola, Telti, Golfo Aranci, Badesi, Viddalba, Sant’Antonio di Gallura, Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Budoni, Erula e Padru.
L’economia della regione è basata sull’allevamento del bestiame (ovini, caprini, bovini), sull’utilizzazione del sughereto (circa il 70% della produzione totale in Sardegna), sulla pesca e soprattutto sul turismo; in particolare grande importanza riveste l’attività turistica nelle aree costiere. L’industria del sughero offre prodotti finiti di ottima qualità (Tempio Pausania). La Maddalena, importante base navale sino alla Seconda guerra mondiale, in seguito ridimensionata, è sede del Comando militare marittimo autonomo della Sardegna. Fino al 2008 ha ospitato una base navale militare degli USA. Attivi porti pescherecci e turistici sono Olbia, Golfo Aranci, Palau e Santa Teresa Gallura.
La G., una delle quattro ripartizioni in cui fu originariamente divisa la Sardegna (giudicati), fin dall’11° sec. fu un rennu a sé, prima con la sola curatoria (distretto) di Civita (l’antica Olbia), poi con molte altre riunite intorno alla prima. Dalla fine dell’11° sec. si ebbero per oltre un secolo, a più riprese, interventi pisani nelle vicende del giudicato di G. e della Sardegna in genere, finché divenne giudice di G. Lamberto della famiglia dei Visconti di Pisa, che d’allora in poi detenne il potere incontrastato. Alla fine del 13° sec. la G. passò sotto il dominio di Cagliari e fu divisa in feudi. La G. fu sistematicamente colonizzata a cominciare dal 19° secolo. Nel periodo 1800-10 sorse il centro di Santa Teresa Gallura; nel 1830 Tempio fu dichiarata città e cominciarono a delinearsi nuovi centri come Luogosanto, S. Francesco d’Aglientu (oggi Aglientu) e Palau.
La G. si differenzia dal resto dell’isola anche per il dialetto, il tipo d’insediamento e alcune specifiche attività agrarie. Infatti la G. è una delle poche regioni della Sardegna con insediamento sparso, costituito da ‘stazzi’, aziende agricolo-pastorali a conduzione diretta.