Economista statunitense (Potsville, Pennsylvania, 1930 - Chicago 2014). Ha insegnato dal 1957 alla Columbia University; dal 1970 prof. all'univ. di Chicago. Esponente fra i più noti della scuola di Chicago, si è distinto per l'applicazione degli strumenti dell'analisi economica a problemi in genere considerati estranei all'ambito di competenza degli economisti (la discriminazione, la criminalità, il matrimonio, ecc.). Nel 1992 gli è stato conferito il premio Nobel per aver esteso il dominio della teoria economica ad aspetti del comportamento umano precedentemente trattati da altre scienze sociali (quali la sociologia, la demografia, la criminologia). Fra le sue opere: Human capital (1964); Economic theory (1971); A treatise on the family (1980); Accounting for tastes (1996); The economics of life (1997); Social economics. Market behavior in a social environment (in collab. con K. M. Murphy, 2001).