BARBÈRA, Gaspero
Editore e tipografo. Nato a Torino il 12 gennaio 1818 da modestissima famiglia, venne a Firenze nel 1840, ove si allogò prima col libraio lombardo Fumagalli, poi con Felice Le Monnier. Fu di questi non solo impiegato, ma collaboratore prezioso e gli suggerì l'idea d'una collezione chiamata Biblioteca Nazionale, divenuta poi famosa. Preso dal desiderio di fare da sé, nel 1854 si staccò dal Le Monnier e, in Firenze, si associò a Celestino Bianchi e altri, iniziando la sua attività editoriale col nome di Barbèra, Bianchi e comp., fino al 1860: da quest'anno fu indipendente, a capo della casa editrice che reca tuttora il suo nome. Il primo libro stampato, nel 1855, fu Il supplizio di un italiano a Corfù, esposizione e discussione di N. Tommaseo, e reca l'impresa editoriale della rosa con un'ape e il motto "Non bramo altr'esca", suggerito da Cesare Guasti. Il Barbèra, intelligente, lavoratore, colto per studî fatti da sé, dedicò la sua attività alla pubblicazione di opere di alta cultura, di storia, di critica, di letteratura; i migliori scrittori del secolo pubblicarono le loro opere presso di lui: così il Tommaseo, il Capponi, il D'Azeglio, il Lamarmora, il Del Lungo, il Tabarrini, l'Aleardi, il Prati, lo Zanella, il Lessona, il Mamiani, il Mantegazza. È suo merito di aver compreso molti ingegni allora ignoti; il Carducci e il De Amicis furono da lui rivelati.
Le principali collezioni ideate e attuate da G. Barbèra furono la Collezione gialla, la Collezione scolastica e la Collezione diamante, che ebbe largo successo anche per i pregi tipografici e che valse alla diffusione di belle opere d'ogni letteratura.
Di sentimenti liberali, servì con l'opera d'editore la causa nazionale; morì, dopo lunga infermità, a Firenze il 13 marzo 1880.
Nel 1883 gli eredi pubblicarono una sua autobiografia: Memorie di un editore, che illustra un importante periodo di storia della cultura, e dà notizie sulla vita letteraria e politica della Firenze e dell'Italia d'allora; si ha anche un'ampia raccolta di Lettere di Gaspero Barbèra, pubblicate dai figli con prefazione di A. D'Ancona, Firenze 1914, tra le quali è notevole il carteggio con Felice Le Monnier. Ma veramente importanti per la storia della cultura sono gli Annali bibliografici e catalogo ragionato delle edizioni di Barbèra, Bianchi e C., e di G. Barbèra, con elenco di libri, opuscoli e periodici, stampati per commissione (1854-1880), Firenze 1904 (Addenda et corrigenda, ibid. 1918), pubblicati per il cinquantenario della fondazione della Casa, con molte notizie e documenti, lettere di autori e precise indicazioni storiche, biografiche e bibliografiche.