Barbèra, Gaspero
Tipografo ed editore (Torino 1818 - Firenze 1880). Trasferitosi nel 1840 a Firenze, nel 1841 fu assunto dall’editore Felice Le Monnier con il quale collaborò a lungo partecipando alla pubblicazione della collezione della Biblioteca nazionale. Nel 1854 divenne contitolare con i fratelli Bianchi di una tipografia a Firenze di cui dal 1859 fu unico proprietario, acquistando in breve tempo fama per le ottime edizioni di opere scritte o curate dalle maggiori personalità del tempo, da Niccolò Tommaseo a Gino Capponi, da Massimo d’Azeglio a Giovanni Prati. Pubblicò inoltre la prima raccolta di versi di Carducci. Le principali collezioni ideate da Barbera furono la Collezione gialla, la Collezione scolastica e la Collezione diamante, che ebbe largo successo commerciale e contribuì alla diffusione di opere importanti della letteratura straniera. Di tendenze liberali, cercò di sprovincializzare la cultura italiana e s’impegnò nella diffusione di pubblicazioni di carattere politico. Interessanti le sue Memorie di un editore (1883) e le Lettere (1914) pubblicate dai figli Piero, Luigi e Gino, che alla sua morte presero la direzione della casa.