gender balance
loc. s.le m. inv. Equilibrio nella rappresentatività dei geneneri maschile e femminile.
• «Oggi la grande sfida è avere le persone “a bordo”, coinvolte, motivate» afferma Fausto Palumbo, direttore risorse umane del gruppo Nestlé in Italia, che nel suo team ha inserito diverse figure proprio impegnate su questo fronte. Come il «responsabile del welfare aziendale», concentrato sul benessere dei dipendenti e sull’equilibrio tra vita e lavoro o il «responsabile del gender balance» focalizzato sul «bilanciamento donne-uomini». (I[olanda] Bar[era], Corriere della sera, 1° luglio 2011, p. 38, Lavoro) • si parlerà inglese dentro il comunale domani, domenica e mercoledì 26, tanti saranno i giorni che ci vorranno per esaurire l’esercito dei concorrenti a un lavoro garantito per un minimo di 78 prestazioni, quante bastano per ottenere il contributo di disoccupazione, da tre ore l’una, a dieci euro l’ora. I 26 vincenti saranno presi sulla base dei meriti ma anche con il metro del gender balance (l’alternanza di genere), un criterio che da ora in poi sarà sempre assunto in teatro, perlomeno dove è ragionevole e possibile. (I. C., Repubblica, 21 febbraio 2014, Firenze, p. V) • Tanto per cominciare, annota [Donna] Gabaccia, bisogna mettersi a contare per vedere quale è stato il gender balance, il rapporto quantitativo fra i generi, fra maschi e femmine, nella storia delle migrazioni mondiali sul lungo periodo. Ciò serve a liberare i cittadini dei Paesi che ricevono i migranti della vaga e fuorviante sensazione di improvvise e incontrollabili «ondate» di arrivi. (Ferdinando Fasce, Secolo XIX, 17 giugno 2014, p. 29, Xte / Cultura).
- Espressione inglese composta dai s. gender ‘genere’ e balance ‘equilibrio’.
> equilibrio di genere, parità di genere.