Poeta ciuvascio (Šajmurzino, Repubblica dei Ciuvasci, 1934 - Mosca 2006). Maestro del verso libero, è ritenuto uno dei poeti più importanti e originali della Russia del secondo Novecento. La raccolta più completa di liriche russe di A. è Otmečennaja Zima. Sobranie stichotvorenija v dvuch časti.
Trascorsa l'infanzia nella sua terra natale, A. è rimasto sempre legato alla cultura e alla lingua dei Ciuvasci. Completati gli studi a Mosca, ha esordito in campo poetico con una prima raccolta di liriche nella sua lingua materna, Attesen jačĕpe ("Nel nome dei padri", 1958), seguite negli anni Sessanta e Settanta da Pĕtĕm purnăşšan dĕklenne muzykă ("Musica per tutta la vita", 1962), Utam ("Il passo", 1964), Palărăm ("Manifestazione", 1971), Cĕrĕ tĕbĕ ("L'ovario", 1975). La poesia ciuvascia di A. è caratterizzata da un vivo impressionismo animistico, vicino alla tradizione lirica del suo popolo, e da una forte valorizzazione della ritmicità della lingua. Autore di numerose traduzioni in ciuvascio di poesia russa, francese, ungherese e polacca, e della prima versione dei sonetti danteschi, dal 1960 A. ha iniziato a scrivere anche poesie in russo, ottenendo da principio una positiva accoglienza da parte della critica sovietica. Negli anni successivi la stampa ufficiale ha assunto un atteggiamento più critico verso il poeta, che ha finito per pubblicare in Russia solo le sue traduzioni in ciuvascio. Alcune sue raccolte in russo sono circolate in samizdat, altre sono state pubblicate all'estero in originale (Stichi 1954-1971 "Poesie 1954-1971", 1975), e in traduzioni tedesche e francesi. Pur vicina alla lirica francese, la poesia di A. è profondamente radicata nella tradizione poetica russa novecentesca, attingendo in particolare all'opera poetica di O. E. Mandel´štam e di B. L. Pasternak. Caratterizzata da un intenso impressionismo lirico, essa accoglie spesso dalla natura suoni e suggestioni che generano un tessuto fonico e ritmico, accentuato dal verso libero, muovendosi a volte verso un originale sperimentalismo orientato a esplorare la dimensione del sogno. La raccolta più completa di liriche russe di A. è Otmečennaja Zima. Sobranie stichotvorenija v dvuch častijach ("L'inverno segnato. Raccolta di poesie in due parti", 1982), in cui sono raccolti i cicli giudicati dal poeta più significativi. Inoltre è uscita in Russia la raccolta Teper´ vsegda snega. Stichi raznych let: 1955-1989 ("Ora sempre neve. Liriche di anni diversi: 1955-1989", 1992).